Accordo d’internazionalizzazione tra Federbio e Abruzzo Italy

spreco alimentare

Superare i confini regionali e nazionali può essere un limite allo sviluppo delle piccole imprese italiane. E così il “fare rete” sembra sia diventata una strategia vincente per trovare nuovi sbocchi commerciali. Un ultimo esempio è il piano strategico siglato tra Federbio (Federazione italiana agricoltura biologica e biodinamica) e Abruzzo Italy (Polo per l’internazionalizzazione delle imprese biologiche abruzzesi), una sinergia che attraverso l’associazione Terra Sana Abruzzo, mira a sviluppare progetti, piani di promozione e di investimento per valorizzare sui mercati nazionali ed esteri le eccellenze bio della regione.

L’intesa è stata siglata presso la sede della Regione da Amedeo Figliolini, presidente del Polo per l’internazionalizzazione, e Paolo Carnemolla, presidente nazionale di Federbio e nasce dall’esigenza di collegare le imprese bio abruzzesi all’importante sviluppo che il mercato dei prodotti biologici sta vivendo a livello internazionale.

«Federbio – ha dichiarato Carnemolla alla firma dell’accordo – è un punto di riferimento per progetti di internazionalizzazione verso mercati importanti come Stati Uniti, Cina, Corea, Giappone e lavora con le istituzioni per favorire questi contatti, ma abbiamo bisogno sul territorio di avere un punto di riferimento che faccia da raccordo tra noi e le piccole imprese, che sono in genere quelle maggiormente sfavorite da questo tipo di iniziative per tutti i problemi ormai noti: strutture, formazione, ecc. Ecco che quindi con questo primo accordo avviamo una sorta di sperimentazione tra il livello nazionale di questo settore e un polo locale, una scommessa che credo vincente perché nel futuro del biologico assumerà sempre maggiore importanza la connotazione territoriale dei prodotti. Iniziamo quindi con le imprese abruzzesi a portare il made in Italy bio su mercati esteri che domandano prodotti  biologici, italiani e locali, un commercio che vale miliardi di dollari ed è cresciuto costantemente del 15% negli ultimi anni».

Il ruolo di aggregatore sarà svolto da Terra Sana Abruzzo: «L’obiettivo – afferma Andrea Ronchitelli, presidente dell’associazione  – è naturalmente quello di aggregare il maggior numero di imprese biologiche abruzzesi per unire una massa di prodotto in grado di aggredire mercati esteri dove la singola azienda da sola non riesce ad arrivare, aumentarne così la competitività e aprirle nuovi mercati come Brasile e Sud-Est asiatico»

Angelo d’Ottavio, coordinatore dei Poli per l’innovazione regionali considera l’accordo un modello di sinergia tra aggregazioni anche in preparazione all’Expo 2015 al quale il Polo di internazionalizzazione si sta avvicinando con un progetto puntuale. «Uno dei compiti della piattaforma dei poli è proprio quello di costruire queste sinergie al fine di costituire un’offerta produttiva, artistica e di servizi cercando di fare economie di scala e permettendo a tutti di usufruire di questa vetrina internazionale e di altre occasioni simili».

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2 Commenti

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