Il Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena Igp interviene su sentenza Ue

Il Consorzio fa luce sulle motivazioni della decisione della Corte di Giustizia Europea, che rende possibile l’utilizzo del termine “balsamico” e “aceto” fuori dalla protezione dell’Igp modenese

Mariangela Grosoli presidente consorzio aceto balsamico modena
Mariangela Grosoli, presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Igp

Il Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena Igp interviene sulla sentenza della Corte di Giustizia Europea. E spiega le motivazioni che hanno portato alla decisione di poter  utilizzare liberamente i termini “balsamico” e “aceto” fuori dalla protezione dell’Igp modenese.

Il lungo iter processuale per ottenere l’Igp ha dato forza a imitazioni ed è stato determinante per la decisione dei giudici

Secondo i giudici di Lussemburgo i termini aceto e balsamico sono parole comuni e la protezione scatta solo se collegati all’area geografica modenese: in caso contrario sono utilizzabili liberamente. Di qui la preoccupazione che altri produttori europei possano entrare in questo mercato, aprendo nuove strade commerciali.

“Contestazioni e opposizioni – spiega una nota del Consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena Igp, firmata dalla presidente Mariangela Grosoli –, contrapposte agli sforzi di produttori e istituzioni che volevano tutelare la tradizione locale, hanno determinato un lunghissimo iter processuale e istituzionale che ha provocato un ritardo di più di dieci anni nell’ottenimento della tutela. E ha conferito maggior forza e diffusione di imitazioni di ogni genere con cui i produttori di altri Paesi hanno provato a contrastare l’ascesa dell’Aceto Balsamico di Modena a livello europeo.

Nelle memorie degli avversari del Consorzio, quanto nell’udienza tenutasi innanzi la Corte di Giustizia, le sentenze relative alle contestazioni sono state utilizzate per rafforzare l’attacco al Consorzio e alla tutela dell’Igp. Questo elemento è stato ritenuto tanto determinante da essere addirittura ripreso nelle conclusioni dell’avvocato generale come argomento a sfavore della tutela dell’Aceto Balsamico di Modena.

Il Consorzio –aggiunge la nota– continuerà in tutti i modi possibili a perseguire la difesa del prodotto, della denominazione, di un mercato trasparente ed etico, insieme alla tutela del consumatore e di una concorrenza leale collaborando e dialogando con i soggetti istituzionali interessati alla difesa del patrimonio comune nazionale. Intensificherà l’attività in tema di garanzia dell’autenticità del prodotto e delle sue materie prime”.

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