Successo di pubblico per il primo giorno di Futurpera 2017

Si è aperta ufficialmente la seconda edizione di Futurpera, la fiera dedicata alla pericoltura, che si tiene dal 16 al 18 novembre a Ferrara, che in questi giorni diventa la capitale per gli addetti ai lavori del settore.

Grande affluenza di pubblico a Futurpera 2017

Intensa l’affluenza di pubblico nel primo giorno della manifestazione. I visitatori hanno affollato sia i padiglioni di Ferrara Fiere, in cui espongono oltre 120 aziende specializzate del comparto – il 15% delle quali estere –  sia il primo convegno del World Pear Forum, nel corso del quale si è fatto il punto sul miglioramento di rese e redditività della pera Abate.

Il taglio del nastro di apertura di Futurpera 2017

“È un piacere – ha detto Simona Caselli, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna al taglio del nastro –, inaugurare un’altra importante edizione di FuturPera, una fiera “verticale” che rappresenta una scommessa vinta per l’intera regione, dove si concentra il 70% della produzione di pere italiana”.

“Già dalla prima giornata possiamo parlare tranquillamente di numeri straordinari – ha sottolineato Stefano Calderoni, presidente di Futurpera – e oltre le aspettative, non solo per le presenze di oggi, ma anche per l’indotto economico che questa fiera porta al territorio e vale quasi un milione di euro. Grazie a uno sforzo dell’intera filiera, oggi la pera è un “Trend topic” sui media, superando per notorietà anche la mela”.

Il programma della seconda giornata di Futurpera

Nella seconda giornata di Futurpera appuntamento con un’altra serie di approfondimenti tecnici e commerciali, a partire dal secondo convegno del World Pear Forum dal titolo: “Mercato e consumi: i nuovi trend e le sfide future”. Un’occasione per approfondire le prospettive di mercato della pera e le frontiere dell’export europeo ed extra-europeo.

Nel pomeriggio spazio ai convegni delle aziende espositrici, dedicati a nutrizione dl pero, produzione sostenibile, contenimento della cimice asiatica e costi di produzione in pericoltura

Ph foto Giacomo Brini

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