Ioppì Meet, la Op modello premia i soci

L'Organizzazione di produttori siciliana ha organizzato il primo workshop aziendale dove ha consegnato i Riconoscimenti Op 2021 per le migliori performance degli associati. Sul palco i partner co-artefici del successo, con la partecipazione di Cristina Lazzati

Ioppi Meet, evento della premiazione
Ioppi Meet, momenti della premiazione

Una crescita più che raddoppiata in cinque anni, un modello di successo diventato “caso studio per il Politecnico di Milano”. Ioppì, una delle più grandi e strutturate Op del comparto ortofrutticolo della Sicilia Sud-orientale, oltre 100 aziende per un fatturato che supera i 30 milioni di euro l’anno, ha voluto fare squadra radunando i soci nel Ioppì Meet , il primo workshop aziendale, in un incontro che si è svolto a Villa Orchidea, a Vittoria (Ragusa). “Dopo cinque anni dalla nascita, siamo una realtà fortemente produttiva, che ha passione” ha sottolineato il presidente Francesco Tardera.

I 4 vincitori dei premi

Pomodoro Ioppì, pack sostenibile con vaschetta in cartone
Pomodoro Ioppì, vaschetta in cartone

Nel corso dell’evento sono stati assegnati i Riconoscimenti Op 2021. Il premio rende merito alle aziende socie che si sono distinte nella conduzione delle attività in base ad alcuni parametri e per quattro categorie:

Qualità del prodotto: Azienda Agricola Iano e Figli;

Qualità aziendale: Fratelli Barca;

Sostenibilità: Sciagura Emanuele;

Collaborazione: Società cooperativa 4G.

Sul palco, a consegnare i premi, sono sfilati rappresentanti delle diverse aziende partner che hanno aiutato la Op a raggiungere questi successi, con la partecipazione di Cristina Lazzati, direttrice responsabile di Mark Up, Gdo Week e Fresh Point Magazine.

L’innovazione nel seme: Syngenta

“Acceleriamo l’innovazione -ha raccontato Bruno Busin, product development specialist di Syngenta, intervenendo alla cerimonia- per rispondere in modo sostenibile: questo il nostro mantra. Abbiamo più di 150 anni di storia nelle sementi. Presenza globale ma conoscenza locale e adattiamo le varietà al contesto. Abbiamo 25 centri di ricerca e sviluppo nel mondo, svolgiamo oltre 100 mila test sulle sementi ogni anno. Un portafoglio con più di 30 specie e 2500  varietà a catalogo. Tra i primi al mondo nel pomodoro, peperone dolce, anguria, mais dolce, zucchino, cavolo, cavolfiore, cavoli di Bruxelles. Siamo stati la prima azienda mondiale a introdurre due varietà commerciali resistenti al Tomato Brown virus, in Medio Oriente. Il prossimo passo è svilupparle il più possibile e avere varietà resistenti per questo areale siciliano e garantire produttività”.

Il vivaismo di Eco Faber

Carlo Scollo, ceo di Eco Faber e Raggio Verde, nata nel 1988, tra le più strutturate aziende vivaistiche siciliane, 40 milioni di piante annuali. “Oggi abbiamo una sede a Modica e una a Pachino, 8 ettari, 2 marchi commerciali e 3 mila clienti. Il core business è l’innesto erbaceo. Abbiamo investito sulle strutture, ma soprattutto come tecnologia: abbiamo aumentato i volumi delle serre e loro dotazione, con sistemi di irrigazione e teli ombreggianti automatici; attrezzature sempre più all’avanguardia, come le seminatrici. Per la ricerca abbiamo puntato su tecniche di innesto e prevenzione dei patogeni in vivaio. Poi nella digitalizzazione di tutto il processo produttivo grazie a un software su misura. E abbiamo puntato alle certificazioni di qualità”.

Cristina Lazzati, il driver della sostenibilità

Cristina Lazzati è intervenuta sul tema della sostenibilità
Cristina Lazzati è intervenuta sulla sostenibilità

“La sostenibilità porta valore -ha spiegato Cristina Lazzati-. L’88% gli italiani fa scelte sostenibili: il 33% guarda al metodo di produzione, altrettanto al packaging; il 21% fa attenzione all’origine della filiera, il prodotto made in Italy piace tantissimo, e il 9% alla responsabilità etico-sociale”.  Il bicchiere è mezzo pieno se si guarda alla disponibilità a mettere in pratica certi valori. “Il 46% è disposto a spendere il 20% in più per un prodotto che reputa sostenibile. Nel 2020 sono aumentate le vendite dei prodotti che avevano un packaging riciclabile: lo storytelling oggi è sempre più sul valore, il consumatore cerca dati concreti”. La sostenibilità è anche collaborazione. “Il sell out dei prodotti con il claim filiera in Italia vale 850 milioni di euro: lavorare in collaborazione, tra agricoltura, trasformazione e retail, porta valore”.

Ci sono anche ombre. Il settore agricolo europeo è troppo anziano: “Solo il 4,2% delle agricoltrici ha meno di 35 anni e il 42% ha più di 65 anni: dati che devono cambiare.  L’Europa fornirà fondi per stimolare le giovani agricoltrici a entrare in questo settore: la diversità porta innovazione”. Tra le sette priorità che l’Europa si dà per il food system, garantire alle donne accesso alle tecnologie.

Cristina Lazzati, che è anche socia dell’Associazione delle Donne dell’Ortofrutta, ha poi presentato il progetto Fertile, il primo lungometraggio italiano dedicato al mondo dell’ortofrutta visto dalle donne che ne sono protagoniste. Un progetto che ha avuto un record di adesioni al crowdfunding lanciato al Macfrut 2021.

Della sostenibilità ha fatto una mission il Gruppo Arena. “Da anni abbiamo capito che la sostenibilità è un driver fondamentale -ha aggiunto Gianni D’Alù direttore commerciale -. Quasi il 95% dei prodotti dell’ortofrutta che vendiamo sono siciliani: lo facciamo non per campanilismo, ma anche per la qualità dei nostri prodotti”.

Il valore del dato: Image Line

A spiegare l’importanza del processo di digitalizzazione Ivano Valmori, ceo di Image Line. “Ci occupiamo di informatica applicata all’agricoltura. Stiamo operando nella digitalizzazione dal 1988. In Italia produciamo 300 specie diverse, questo fa sì che c’è un’infinità di dati da gestire. Digitalizzazione, cooperazione e filiera sono le parole chiave. Per una procedura come il quaderno di campagna abbiamo investito più di 6 milioni di euro. Il consumatore oggi chiede dati. E con questi sotto mano posso aumentare l’efficienza. Significano anche sicurezza: la normativa è stringente, le etichette cambiano continuamente”.

 

 

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