C’è aria di innovazione nel futuro dell’uva pugliese

    In controtendenza, salgono le quotazioni dell'uva da tavola, soprattutto la varietà Italia
    In controtendenza, salgono le quotazioni dell'uva da tavola

    Crea, il più importante ente italiano di ricerca agroalimentare, e il Consorzio produttori Nu.Va.U.T, hanno presentato alla Fiera del Levante di Bari l’accordo per mettere a punto varietà interamente italiane di uve da tavola (come è già avvenuto con il progetto di ricerca varietale avviato dal Crea di Turi coinvolgendo la Franchini Farm ed altre aziende produttrici), con l’intento di rendere sempre più competitivo un prodotto – e un territorio di produzione – già leader di mercato, ai primi posti in Europa e nel mondo.

    Sinergia tra pubblico e privato a vantaggio del Made in Italy

    “Si tratta del primo esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato per l’uva da tavola –ha dichiarato il presidente Crea, Salvatore Parlato– che mette a fattore comune risorse e competenze della ricerca pubblica e dei produttori privati, nell’interesse di un made in Italy ‘integrale’, dalla ricerca al prodotto finale, sempre più autentico e competitivo, che confidiamo di esportare anche ad altre importanti filiere del settore agroalimentare”.

    Entro il 2021 nuove varietà a scaffale

    “I ricercatori del Crea Viticoltura ed Enologia – ha spiegato Riccardo Velasco, il direttore del Centro – stanno studiando da anni nuove varietà, con e senza semi, caratterizzate da spiccata croccantezza, ottima resa e resistenza alle malattie. Ed entro il 2021 i primi grappoli saranno sugli scaffali. Successivamente, sempre attraverso il miglioramento genetico, si potrà intervenire anche su altri aspetti quali forma e dimensione degli acini, aromi e tenore degli zuccheri”. La posta in gioco è la preferenza del consumatore, da perseguire attraverso l’offerta di , sempre più diversificato e originale, in grado di competere su un mercato agguerrito e globalizzato: una sfida ambiziosa, soprattutto per produttori medi e piccoli.

    Un’innovazione più accessibile alle imprese

    “Questo accordo – ha affermato Giacomo Suglia, amministratore unico del Consorzio Nu.Va.U.T (Nuove Varietà di Uva da Tavola) che raccoglie gli imprenditori coinvolti nel progetto – favorisce l’innovazione e la rende più accessibile alle imprese. Infatti, le prime 12 nuove varietà messe a punto dal Crea saranno portate nelle aziende del Consorzio per poter meglio studiare le tecniche di produzione, il tutto con la collaborazione tecnica dei ricercatori del Crea e degli agronomi Nu.Va.U.T.”.

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