Patto tra le OI del Nord e Centro-Sud per il pomodoro italiano

Definite azioni strategiche condivise per l’efficientamento e valorizzazione della filiera

La firma del protocollo di intesa siglata dai due presidenti delle OI del Nord e Centro-Sud, Tiberio Rabboni e Guglielmo Vaccaro
La firma del protocollo di intesa siglata dai due presidenti delle OI, Tiberio Rabboni e Guglielmo Vaccaro

Sottoscritto un protocollo d’intesa tra l’OI del pomodoro da industria del Nord Italia e l’OI del pomodoro da industria del Centro Sud per gestire al meglio le politiche di filiera. La firma dell’accordo è avvenuta in occasione di Cibus, a Parma, da parte dei due rispettivi presidenti, Tiberio Rabboni, e Guglielmo Vaccaro.

I presidenti Rabboni e Vaccaro: “L’intesa istituisce formalmente il coordinamento nazionale delle interprofessioni del pomodoro”

L’intesa prevede azioni strategiche condivise finalizzate all’efficientamento, all’integrazione e alla valorizzazione dell’intera filiera. E alla promozione del pomodoro da industria italiano e dei suoi derivati. Tra i vari punti, la definizione delle modalità di scambio dei dati significativi relativi alla campagna di trasformazione nelle relative aree di competenza. Per raggiungere gli obiettivi sarà costituito un coordinamento delle OI composto da due rappresentanti (uno di parte agricola e uno di parte industriale) per ciascuna OI e dai due presidenti.

“Su mandato dei rispettivi comitati direttivi – commentano i presidenti Rabboni e Vaccaro – abbiamo sottoscritto l’intesa che istituisce formalmente il coordinamento nazionale delle interprofessioni del pomodoro al fine di gestire al meglio le politiche della più importante filiera italiana dell’ortofrutta trasformata sia in termini di fatturato sia in termini di quantità. Agiremo partendo dal presupposto fondamentale che nelle finalità statutarie delle nostre organizzazioni vi sono i temi della valorizzazione, miglioramento della conoscenza e trasparenza del prodotto. E di un migliore coordinamento delle modalità di immissione del trasformato sul mercato”.

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