Freschezza e italianità del prodotto i plus. Il futuro è nel biopackaging

    Il 2018 è stato l’anno del ready to eat, come ha evidenziato il rapporto Coop. I piatti pronti crescono a un ritmo del 6%. Come i prodotti di quarta gamma (800 milioni di euro il giro d’affari sviluppato nel canale gdo Italia) e quinta gamma. Il settore, che intercetta la domanda salutistica e di comodità di consumo, evidenzia alcune linee di tendenza. Di cruciale importanza diventa l’introduzione di tecnologie che migliorino non solo la qualità dei prodotti ma anche il livello di sostenibilità della produzione. Alcune soluzioni devono ancora pienamente esplodere, come il biopackaging e le tecnologie dell’agricoltura 4.0. Altre sono in fase di test, come l’idroponica.

    Garantire la freschezza e la sicurezza è uno degli obiettivi primari dei prodotti di quarta gamma. Di qui l’obiettivo di avere un processo sempre più rapido, evitando la frammentazione nella gestione e garantendo il controllo costante della temperatura. Di norma i prodotti sono consegnati dal campo allo scaffale in 24 ore. La shelf-life è un altro capitolo fondamentale. Il prodotto healthy guida e modifica le scelte di consumo. Ancora in fieri le applicazioni dell’agricoltura 4.0. Punto di forza generalmente diffuso, infine, è la forte differenziazione dell’offerta, per rispondere alle diverse e specifiche esigenze: sviluppo di gamme diverse a seconda dei bisogni del consumatore (insalate monovarietali, regionali eccetera), dove il bio diviene uno di questi comparti.

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