Insalate di quarta gamma, vincono i mix

In lieve ripresa le vendite delle insalate di IV gamma. In base ai più recenti dati dell’istituto di ricerca Nielsen, le vendite a volume e a valore nell’anno che termina il 12 giugno 2016 hanno raggiunto rispettivamente quota 96.193 tonnellate e 714.329.000 euro, pari a un incremento dell’1,5% a volume e dello 0,7% a valore, rispetto all’anno precedente. E a un +3,2% a volume su maggio 2016.

Il consumo delle insalate di IV gamma è sempre più una consuetudine fra le famiglie italiane. La penetrazione si avvicina all’80% ed è cresciuta nell’ultimo anno, avendo fatto registrare un aumento 1,7%, che porta a circa 19 milioni le famiglie acquirenti.

«Aumenta in particolare – ha dichiarato Gianfranco D’Amico, presidente di Aiipa (l’Associazione italiana industrie prodotti alimentari – IV gamma)-, il numero degli acquirenti consolidati, quelli cioè che comprano insalate in busta due o tre volte la settimana. Il consumo pro capite rimane variabile e legato al livello di reddito e all’area geografica di residenza dell’acquirente».

Entrando nel dettaglio solo le insalate mono-varietali non stanno performando ai livelli degli anni precedenti. Prosegue invece la corsa dei prodotti più innovativi come i mix d’insalate, le crudité e le proposte ready to eat e/o ready to cook. Poiché però le prime rappresentano più dell’80% della categoria, la crescita a doppia cifra data dall’innovazione di prodotto non permette tuttavia di compensare il rallentamento della domanda di mono-varietali.

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