Andamento prezzi ortofrutta in Italia al 19 marzo 2018

Scoprite quali prodotti ortofrutticoli hanno registrato una variazione nelle quotazioni dei prezzi con le rilevazioni di Bmti e Italmercati

Fragole già disponibili a febbraio nei reparti del fresco dei supermercati, anche con la Candonga: il clima caldo sempre più protagonista
Fragole già disponibili a febbraio nei reparti del fresco dei supermercati: il clima caldo sempre più protagonista

Prosegue l’aumento dei prezzi delle mele, anche se leggero, mentre registra un calo il prezzo delle fragole, su tutte prevalgono Melissa e Candonga, poi di carciofi e clementine. Stabili i pomodori, in lieve aumento i prezzi di arance e asparagi.

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione del prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 19 marzo 2018.

Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio, nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia in PDF cliccando qui

Arance. Prezzi in leggero aumento

Le quotazioni continuano a salire, pur lievemente. Incrementi più consistenti si rilevano per la varietà Washington Navel, oggetto di un discreto interesse da parte dei consumatori. Di contro, si osserva un leggero calo per le arance Tarocco di calibro minore, maggiormente presenti in mercato. Per quanto riguarda il prodotto spagnolo non si segnalano particolari variazioni dei prezzi, mantenendosi nella media del periodo.

Asparagi. Prezzi in leggero aumento

Il calo delle temperature degli ultimi giorni ha rallentato la crescita nella produzione. Sul versante della domanda, si registra un tendenza all’aumento con l’avvicinarsi della stagione primaverile. Al momento il prodotto presente proviene prevalentemente dalla Sicilia, Sardegna e Campania. Il livello qualitativo del prodotto campano è molto migliorato rispetto a quello delle annate precedenti, ed anche se non ha raggiunto i livelli delle altre regioni il differenziale si sta riducendo.

Carciofi. Prezzi in calo

Il periodo di gelate dell’inizio del mese ha colpito soprattutto le zone produttive toscane, dove la produzione si sta avviando in questo momento, riducendone notevolmente i quantitativi in vendita. Il grande consumo che si è avuto negli ultimi mesi ha probabilmente ridotto il livello della domanda e le quotazioni rimangono in calo anche per la varietà Terom, la più coltivata in Maremma.

Clementine. Prezzi in leggero calo

I quantitativi disponibili risultano notevolmente inferiori rispetto al periodo precedente e anche la domanda è in calo. La qualità del prodotto, soprattutto relativamente alla varietà Orri, si mantiene elevata. Le quotazioni rimangono piuttosto elevate nonostante il calo della domanda.

Fragole. Prezzi in calo

Si registra un notevole incremento della produzione con conseguenti cali di prezzo. In questo momento le due varietà prevalenti sono la Melissa e la Candonga, entrambe apprezzate dal consumatore. Nel mercato è prevalentemente presente la seconda varietà. Il contenuto zuccherino non è ancora a livelli ottimali, tuttavia dopo il periodo di freddo di questi giorni la situazione dovrebbe migliorare, probabilmente entro Pasqua, il periodo che coincide con il maggior livello della domanda.

Mele. Prezzi in leggero aumento

I prezzi risultano quasi invariati seppure il trend continua a salire. La qualità non è particolarmente elevata per quanto riguarda molte mele di montagna mentre è buona per il prodotto di pianura quale Fuji e Pink.

Pomodori. Prezzi stabili

Le quotazioni relative ai pomodori risultano ancora in leggero calo mentre si osserva un leggero incremento per la tipologia datterino e rosso a grappolo.

Zucchine. Prezzi in calo

Il calo delle temperature non ha pesato particolarmente sulla produzione sia laziale che siciliana. Le quotazioni evidenziano un andamento calante, incluse le produzioni laziali, considerate di maggiore pregio.

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