Conserve Italia, volumi record per il pomodoro toscano

Obiettivo 72 mila tonnellate di prodotto conferito per la trasformazione nello stabilimento di Albinia: 250 lavoratori stagionali assunti nei prossimi mesi

Impianto di trasformazione pomodoro Albinia
Stabilimento pomodoro Albinia

Si preannunciano volumi record per lo stabilimento di Albinia (Gr), dove si producono polpe e passate con i marchi Cirio, Valfrutta, Pomodorissimo-Santa Rosa, oltre ai marchi della Distribuzione. “Prevediamo una campagna ai massimi storici di trasformazione, con un programma di 72 mila tonnellate di prodotto conferito dai nostri soci produttori e con 250 lavoratori stagionali che verranno assunti nei prossimi mesi” fa sapere Maurizio Gardini presidente di Conserve Italia.

Dall’agricoltura 4.0 alla certificazione Grasp: gli obiettivi per una filiera sempre più sostenibile

Maurizio Gardini alla guida di Conserve Italia
Maurizio Gardini presidente di Conserve Italia

“Lo stabilimento di Albinia – sottolinea Gardini – rappresenta un presidio fondamentale per il sistema agroalimentare toscano. Con i suoi oltre 350 lavoratori tra fissi e stagionali e 30 fornitori stabilmente impegnati è un punto di riferimento per i soci tosco-laziali delle cooperative aderenti a Conserve Italia, che qui conferiscono pomodoro per un valore che viene loro riconosciuto di 7,5 milioni di euro all’anno”.

Conserve Italia  intende assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale lungo tutta la filiera del pomodoro toscano (circa 900 ettari, ndr) che è certificata Produzione Integrata secondo lo standard Norma UNI 11233. “Abbiamo da poco concluso un progetto sperimentale con l’Università degli Studi di Milano per l’adozione di tecniche di agricoltura di precisione e lo studio di nuove varietà resistenti ai cambiamenti climatici, tutte attività finalizzate a ridurre il consumo idrico e razionalizzare il ricorso ai fertilizzanti”.

Il consorzio cooperativo è impegnato anche nella certificazione Grasp (Global Gap Risk Assessment on Social Practice) delle aziende agricole socie della Toscana e dell’alto Lazio che conferiscono pomodoro ad Albinia. “È uno sforzo che sosteniamo anche con un ulteriore contributo da riconoscere oltre al prezzo concordato. Anche quest’anno confermiamo un ulteriore impegno nei confronti dei soci: l’anticipazione a costo zero di tutte le spese colturali da sostenere nella fase preparatoria della campagna”.

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