Apofruit Italia, nel vivo la campagna degli agrumi

Per l’annata 2022-2023 nello stabilimento di Scanzano Jonico si stima di lavorare circa 50 mila quintali di clementine, 20 mila di arance e 5 mila di limoni

Stabilimento Apofruit Italia a Scanzano Jonico
Stabilimento Apofruit a Scanzano Jonico

È  entrata nel vivo in questi giorni la campagna agrumicola di Apofruit: clementine, arance e limoni. A gestire questa fase è l’innovativo stabilimento di Scanzano Jonico (Matera) . “A Scanzano prevediamo per l’annata 2022-2023 di lavorare, calibrare e confezionare circa 50 mila quintali di clementine, 20 mila quintali di arance e 5 mila quintali di limoni” fa sapere Ernesto Fornari, direttore generale del Gruppo Apofruit.

Calibro più piccolo per le clementine, ma alto grado brix. Raddoppia la produzione della varietà tardiva Tango

Clementine Apofruit a marchio Solarelli
Clementine Apofruit Solarelli

Lo stabilimento di Scanzano ha una superficie complessiva di 40 mila metri quadrati; ospita 3 mila metri quadrati di sala di lavorazione (dotata di calibratrice ottica e di macchine per diversi formati di confezioni) e altrettanti di celle frigorifere.

“Lavoriamo a pieno ritmo 12 mesi all’anno. Ci stiamo concentrando sulle clementine, per le quali ci troveremo a gestire una produzione sostanzialmente analoga a quella dello scorso anno, proveniente in gran parte dalla Piana di Sibari: l’80% sono biologiche.

La clementina comune è entrata nella sua fase migliore. L’andamento stagionale ha generato calibri mediamente piccoli, ma è aumentata la sostanza secca all’interno dei frutti, con il risultato di un elevato grado brix e una aromaticità particolarmente intensa. La grande distribuzione ha compreso la situazione, accettando anche il calibro 5, normalmente non commercializzato in altre annate, proprio per l’alta qualità. Per l’estero abbiamo all’attivo forniture di prodotto biologico in Svizzera, Germania, Francia, Svezia e Danimarca, che rappresentano circa il 60% di tutte le nostre clementine bio”.

Forte interesse anche per la varietà tardiva Tango/Tang Gold. “Quest’anno, la produzione di Tango dovrebbe pressoché raddoppiare rispetto al 2021. Da quattro anni abbiamo spinto tra i nostri soci l’adozione di questa varietà Club, più costosa rispetto ad altre a causa delle royalty, ma molto redditizia. Dalla seconda metà di gennaio e fino alla seconda metà di marzo garantisce sul mercato una pezzatura elevata, grado brix eccellente e ottima pelabilità. Anche la produttività è superiore: da una media di 200 quintali per ettaro del clementino comune, si passa infatti a 300 quintali per ettaro”.

Per le arance meno volumi; investimenti in nuove varietà di limoni

Per le arance Naveline si attende una produzione più scarsa rispetto alla buona produzione del 2021, attorno al -30%. “Il calibro è però ottimale, quindi ci auguriamo di riuscire comunque a fare una buona stagione. Per i limoni  abbiamo puntato sulle varietà Interdonato, che inizia già a fine settembre, e su 2KR, che arriva a metà novembre. Per quest’ultima, con i cambiamenti climatici in corso, è stato possibile iniziare con appezzamenti nell’entroterra. Attualmente siamo ancora in fase iniziale, ma il nostro obiettivo, per i prossimi 5 anni, è di passare da 5 mila a 20 mila quintali”.

 

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome