Quanto vale l’ortofrutta siciliana. Analisi e strategie a Frutech

L’Italia è al secondo posto in Europa per superfici di ortofrutta con il 14% del totale, preceduta dalla Spagna con circa 2,2 milioni di ettari. Elisa Macchi di Cso Italia traccia una panoramica del settore ortofrutticolo italiano e, in modo particolare, di quello siciliano, in occasione della serata di gala organizzata nell’ambito di Frutech, il salone dell’agroalimentare che si è tenuto a Misterbianco (Ct). In generale nel nostro Paese si producono 24,2 milioni di tonnellate con oltre 1,2 milioni di ettari di coltivazioni.

La Sicilia ha mantenuto il suo primato negli anni registrando un incremento: il valore è salito a quasi 3,2 miliardi di euro contro 2,2 miliardi del 2015. “La regione -spiega Elisa Macchi- ha una grande disponibilità di specie presenti, talune ad elevato valore. In termini
produttivi, la Sicilia rappresenta stabilmente il 15% del totale prodotto in Italia, contro il 17,5% rispetto al valore.”

Le varietà siciliane

Sono numerose le varietà coltivate nell’Isola e oltre 100 diverse specie ortofrutticole con una prevalenza di agrumi, che rappresentano il 45% delle superfici frutticole, frutta a guscio e ortaggi. Il lavoro di ricerca di Elisa Macchi si sofferma sulle singole varietà di prodotto: per quanto riguarda le arance, le superfici in Sicilia rappresentano il 65% del
totale Italia e il prodotto raccolto rappresenta il 60% del totale nazionale, una percentuale che sale fino al 90% se si parla di limoni, al 98% per i fico d’India. Diminuisce invece la produzione di carciofo. Le superfici impiantate in Sicilia rappresentano ora il 15% del totale Italia, quando pochi anni fa erano sopra il 20%, mentre il prodotto raccolto è sceso sotto il 15% del totale nazionale. Per quanto riguarda invece melone, melanzane e zucchine le percentuali in termini di superfici ammontano rispettivamente al 25, 30 e 15%.

La Sicilia è la regione italiana con il maggior numero di riconoscimenti dop e igp nel contesto nazionale. Ne vanta 15 frutticole e 5 orticole -prosegue-. La regione è la seconda  in Italia per produzione di ortofrutta, superata, di poco, solo dalla Puglia e vanta una ricca varietà di frutta e ortaggi, coltivati in serra e pieno campo che rendono l’offerta molto variegata e posizionata lungo molti mesi durante l’anno. Tra le recenti innovazioni si deve citare l’introduzione e lo sviluppo di specie tropicali come avocado, mango, papaye, banane e altre specie minori, trend agevolato dal cambiamento climatico. Su questi aspetti certamente positivi ne emerge uno da valutare attentamente: a fronte di questa grande ricchezza si scontano criticità di aggregazione.”

La tavola rotonda

Nella stessa serata si sono svolti la tavola rotonda e il premio Sicilian Fresh and Vegetables organizzato da Salvo Garipoli a cui hanno preso parte Annamaria Medici di Multicedi, Paolo Merci di Italmercati, Luigi Saitta del Gruppo Arena e Alessandro Simone di Lulù retail.

Importante essere in un contesto come questo perché Multicedi valorizza molto il prodotto italiano. Nei nostri reparti la territorialità ha una parte predominante con un prodotto quasi esclusivamente italiano a parte qualche eccezione” spiega Annamaria Medici.

Una vetrina importante anche per Alessandro Medici di Lulù Retail, che gestisce una rete di 252 negozi, comprendenti 116 ipermercati, 102 Express Store e 22 mini mercati in 6 paesi del GCC. “Occasioni come Frutech ci offrono la possibilità di conoscere aziende non presenti nelle altre fiere italiane. Per noi l’ortofrutta italiana è importante e rappresenta il 20-25% della nostra offerta” dice.

I premiati

Una giuria di professionisti del settore formata da Duccio Caccioni, esperto marketing; Luca Moroni di Tecniche nuove e capo servizio di Fresh Point Magazine, Rodolfo Occhipinti di Sata srl e Chiara Santinello de Le Donne dell’ortofrutta hanno consegnato altrettanti premi nel corso della serata. Al pomodoro di Pachino Igp è andato il premio per il miglior consorzio che ha saputo comunicare in modo distintivo il valore del territorio e della filiera. All’azienda Colledoro il riconoscimento per aver saputo costruire e rafforzare un brand coerente, riconoscibile e portatore di valore aggiunto. Clevergrow ha ricevuto il premio come start-up che si è distinta sul mercato per innovazione, visione e impatto nel settore. Infine Sicilia avocado è l’azienda che ha introdotto soluzioni innovative nel processo produttivo.

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