L’Orto di Eleonora, meno ettari coltivati ad angurie e meloni #vocidellortofrutta

Quest’anno la riduzione è del 25-30%, a maggio la nuova campagna tv. Prosegue l’attività di co-packer per Conad e Coop, come racconta Salvatore Lotta, direttore commerciale dell’Op Agricola Campidanese 

Melone Majores a marchio Orto di Eleonora
Melone Majores Orto di Eleonora

Sarà presente a Fruit Logistica L’Orto di Eleonora (padiglione 4.2, stand A-03), il brand dell’Op Agricola Campidanese (una trentina di produttori), principale realtà ortofrutticola della Sardegna. Angurie e meloni sono tra i prodotti ortofrutticoli premium che commercializza, grazie al clima ideale dell’Isola, con 200 giorni all’anno di vento, sole, terreni alcalini con alta carica di potassio. “Ci attendiamo (speriamo) un’estate calda e torrida: tutti i Paesi europei hanno diminuito le produzioni, come la Spagna, e temiamo l’aumento dei costi” fa sapere Salvatore Lotta, direttore commerciale dell’Op.

Quali aspettative su meloni e angurie?

Salvatore Lotta, direttore commerciale Op Campidanese
Salvatore Lotta

Sono 230 gli ettari totali coltivati ad anguria e melone, circa 70 ettari in meno dello scorso anno, il 25-30%. Circa 80 sono di Gavina, la mini anguria senza semi con buccia fine, peso massimo 2,5 kg, grado zuccherino sopra i 13-14 brix e ottima shelf-life; 90 di anguria nera Eleonora, una sugar baby seedless con pezzatura di 4-8 kg e buccia nera. Il resto sono meloni, retati, Piel de Sapo, quest’ultima tipologia dei due prodotti di punta, Majores, con altissimo grado brix (15-18) e Corallo, con polpa arancione e gusto che richiama il Charentais.

Ci sono novità varietali, qual è il trend?

Con Eleonora quest’anno stiamo utilizzando varietà, che abbiamo testato lo scorso anno, con alto contenuto brix, circa 13,5-14%, e shelf-life importante: sono angurie che hanno durata di 20-25 giorni. Stiamo poi attivando tecniche di produzione per avere un’ulteriore riduzione delle dimensioni del prodotto: dall’estero ci chiedono una pezzatura sempre inferiore. Anche l’Italia va nella stessa direzione: tutto quello che era grosso diventa midi, 4-8 kg massimo

Qual è la quota export per angurie e meloni?

Anguria Gavina Orto di Eleonora
Anguria Gavina

Il 30%: Olanda, Germania Austria e Svizzera i maggiori Paesi destinatari. Quest’anno aggiungiamo il Belgio. All’estero chiedono prodotto di qualità, alto grado brix, senza semi e sempre più piccolo: per l’Olanda l’anguria è di circa 1 kg e mezzo. Il prodotto più richiesto è Gavina, Eleonora va in Austria e Germania.

Sul mercato nazionale L’Orto di Eleonora continua a lavorare soprattutto per il marchio del distributore.

Con Conad e Coop continuiamo a fare prodotti per la pl e seedless. Con Gavina stiamo investendo sempre di più e dovremmo aumentare i volumi con il marchio Origine di Coop: lo scorso anno ci ha dato soddisfazioni. Stiamo poi lavorando sulla prossima campagna di comunicazione che lanciamo a maggio: sarà tv, stampa e digital.

Qual è la situazione in merito ai rincari?

Anguria Eleonora, Orto di Eleonora
Anguria Eleonora

I timori sono sul fronte dei rincari della materia prima, carburante ed energia. Sui fitofarmaci gli aumenti vanno dal 50 all’80%; il gasolio da 60 centesimi al litro è salito a 1,40 euro. Per produrre un ettaro di anguria il costo da 10 mila euro è salito a 14 mila.

Sulle fragole e pomodori come sta andando la campagna?

Le fragole hanno avuto un po’ di calo: sono aumentate le temperature e i consumi sono un po’ più fermi. Tengono bene i prezzi dei pomodori, mancando le produzioni dell’Olanda ad alta produttività al metro quadro.

 

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