Gli Usa aprono solo al meglio

Protezionismo tenace anche per motivi culturali, standard altissimi per i prodotti alimentari, consumatori esigenti e diffidenti verso tutto ciò che arriva dall’estero, forte concorrenza tra aziende. Quello statunitense è un mercato difficile da approcciare per l’ortofrutta italiana, ma può riservare grandi soddisfazioni a chi è in grado di offrire qualità sopra la media.

Di questo si è parlato durante un convegno dal titolo “L’ortofrutta italiana e le opportunità del mercato americano” organizzato da AgroFresh, consociata della Dow Chemical Company, titolare e fornitore della tecnologia per la conservazione dei prodotti freschi SmartFresh. Nell’accogliente cornice della Cantina Bersi Serlini Franciacorta a Provaglio D’Iseo (Bs), esperti internzionali del settore e produttori italiani si sono confrontati per valutare vantaggi e criticità.

Con i suoi 320 milioni di abitanti, 50 Stati, una varietà di etnie e culture unica al mondo, ognuna con le proprie abitudini alimentari, gli Stati Uniti sono una piazza che prima di essere approcciata va studiata, anche con l’ausilio di consulenti del luogo, che possono aiutare l’importatore a entrare in contatto con la filiera, rispettare regole e superare i rigidi controlli fitosanitari.

Una volta individuato il target, rimane indispensabile che il prodotto sia di ottima qualità, non solo alla partenza dall’Italia, ma anche all’arrivo alle dogane e soprattutto sugli scaffali dei retailer, perché è lì che i consumatori lo vedono e decidono di acquistarlo.

AgroFresh, con la sua linea di prodotti per la conservazione della frutta in pre e post raccolta, offre soluzioni che i produttori di tutto il mondo apprezzano. In particolare, la tecnologia SmartFresh è un valido prodotto antiriscaldo alternativo alle etossichine che attualmente in Italia non si possono usare. SmartFresh è un fitoregolatore simile all’etilene che non lascia residui e regola la produzione dello stesso etilene. Si applica al momento nelle celle frigorifere, bloccando completamente la maturazione. Quando la frutta torna a temperatura ambiente la maturazione riprende, ma in maniera più lenta rispetto a quella non trattata. In questo modo la shelf life si allunga mantenendo la freschezza, il calibro, il colore e il valore generale dei prodotti freschi nel post raccolta. SmartFresh può essere dunque un efficace supporto per quei produttori che vogliano presentare in modo vincente i propri prodotti freschi sul mercato americano.

La versione integrale dell’articolo sarà pubblicata sul prossimo numero cartaceo di Fresh Point Magazine in uscita a maggio, scaricabile gratuitamente da questo sito

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome