Rigoni affitta terreni in Serbia per coltivare Bio

Appena chiuso l’accordo tra Rigoni di Asiago, azienda italiana specializzata in produzioni biologiche, e il governo Serbo per l’affitto ventennale di 190 ettari di terreno agricolo statale a Negotin (est del Paese), destinati alla produzione biologica di alberi da nocciolo.

Il polo produttivo. Si tratta di un primo lotto di terreno che l’azienda vorrebbe portare ad espandere fino a circa 3mila ettari complessivi (per coltivare anche albicocche, amarene e lamponi) con l’intento di creare un centro produttivo vicino a quello in Bulgaria che, con quest’ultimo formerebbe un polo produttivo ad est coordinato da un’unica direzione agronomica.

Gli accordi. «Abbiamo presentato – spiega Andrea Rigoni, amministratore delegato di Rigoni di Asiago – il nostro progetto di espansione alle autorità serbe competenti e sia le municipalità interessate che il ministero hanno promesso di arrivare a concederci in affitto, da qui a tre anni, un migliaio di ettari affidandoci altri lotti, sotto utilizzati o non utilizzati, man mano che le rispettive concessioni arriveranno a scadenza. Una condizione fondamentale, per noi, è che si tratti di aree non inquinate dal momento che vi avvieremo delle produzioni biologiche».

Il piano. L’investimento per i primi 190 ettari di noccioli – che arriveranno a frutto tra 7 anni – è stato di circa un milione di euro ma il piano industriale, una volta acquisiti tutti gli ettari richiesti, prevede operazioni più significative sul cui ammontare, però, l’azienda non si sbottona.

«In questa fase iniziale – continua Rigoni – non siamo in grado di fare previsioni. Per avere una misura si può guardare quello che abbiamo già realizzato in Bulgaria dove abbiamo un polo produttivo di 1.400 ettari con coltivazioni Bio e uno stabilimento di surgelazione dei prodotti agricoli. Da quando abbiamo iniziato, nel 2004, fino ad oggi, abbiamo investito complessivamente 25 milioni di euro, una parte dei quali derivati da finanziamenti Ue, che ci hanno permesso di impiegare circa un centinaio di addetti fissi a cui si aggiungono circa 700 lavoratori stagionali».

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome