Iniziata la stagione dei cetrioli, mentre entra nel vivo quella dei fagiolini. Prime partite di fragola del Veneto, al via la produzione di pomodori in diverse regioni italiane. Buon livello della domanda di piselli, nel picco di produzione. Prosegue la campagna dei meloni retati siciliani che viaggiano su alti livelli confrontati a dodici mesi fa: al contrario le zucchine hanno quotazioni dimezzate rispetto a maggio dello scorso anno. Domanda regolare per le nespole giapponesi e trend superiore allo scorso anno.
Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 5 maggio 2025. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.
Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 5 maggio 2025 in PDF cliccando qui
Cetrioli: prezzi in discesa
Le temperature più calde spingono la produzione dei cetrioli. Maggiori quantitativi in ingresso nei mercati e prezzi che segnano un deciso calo. Inizia bene la stagione dei cetrioli ma il maltempo delle ultime giornate trattiene ancora la domanda, favorendo un trend inferiore allo scorso anno.
Fagiolini: prezzi in calo
Buona produzione del Centro Italia per i fagiolini, che mettono a segno un lieve calo in questo avvio di settimana, dopo le festività dei giorni scorsi. Con l’entrata nel vivo della campagna italiana, il prodotto africano viene spinto fuori dal mercato in quanto la richiesta è focalizzata soltanto sul fagiolino italiano, che presenta inoltre una qualità migliore. Si rileva la presenza della varietà Piatto verde solo nel mercato di Roma, essendo il Lazio una buona zona di produzione.
Fragole: prezzi che salgono
Prezzi in rialzo per la fragola, complice il maltempo che ha rallentato la produzione. Domanda alta e qualità su buon livello. Mantiene il prezzo il prodotto lucano e le prime partite di fragola del Veneto, arrivate principalmente nei mercati del Nord Italia. Quotazioni che in generale si mantengono al di sotto dello scorso anno grazie agli alti quantitativi prodotti.
Melanzane: prezzi in calo
Ancora un calo per le melanzane grazie agli alti quantitativi prodotti in Sicilia. Domanda che subisce un arresto dopo le festività delle scorse settimane. Qualità buona del prodotto, spinta dal clima favorevole.
Meloni: prezzi perlopiù stabili
Incalza la vendita dei meloni retati siciliani, che guadagnano la scena a discapito del prodotto marocchino. Con le temperature più alte la domanda risale. Un lieve aumento si registra per il mercato di Roma, grazie alla buona vendita soprattutto in queste ultime giornate in cui si registra una forte affluenza di turisti. Prezzi che viaggiano ancora su alti livelli confrontati a dodici mesi fa. Livello qualitativo in netto miglioramento.
Nespole giapponesi: prezzi in leggero calo
Quantitativi in rialzo per le nespole giapponesi della Spagna e prezzi che segnano un leggero calo. Domanda regolare e trend superiore allo scorso anno, nonostante il ribasso dei prezzi in alcuni mercati.
Peperoni: prezzi in calo
Ancora un calo per i prezzi dei peperoni siciliani. Domanda che registra una frenata a fronte di un deciso aumento dei quantitativi, grazie al clima favorevole che ha aiutato la produzione. Bassi i quantitativi di prodotto olandese, cui è preferito il peperone italiano.
Piselli: prezzi in calo
Buon livello della domanda per i piselli, nel picco di produzione. Prezzi che segnano un leggero calo, scendendo anche sotto i 3,00 €/kg in alcuni mercati, come Roma e Torino.
Pomodori: prezzi in forte calo
Sta per iniziare la produzione di pomodori in diverse regioni italiane, prima tra tutte il Lazio. Di conseguenza il prezzo dei pomodori siciliani subiscono un deciso calo per consentire una migliore vendita con l’aumento dei quantitativi di altre produzioni. Quotazioni inferiori allo scorso anno in particolare per Ciliegino e Piccadilly.
Zucchine: crollo dei prezzi
Si evidenzia una situazione critica per quanto riguarda la vendita delle zucchine, ormai ferma su livelli molto bassi. Di conseguenza i prezzi hanno registrato anche questa settimana un ribasso molto forte, portandosi su livelli di molto inferiori allo scorso maggio, toccando anche un -50%. I quantitativi sono molto alti a fronte di una domanda decisamente bassa, nonostante l’ottima qualità del prodotto.