Dole Italia: “Portiamo in gdo la banana europea premium” #vocidellortofrutta

Dopo il test con Cortilia, il Plátano de Canarias Igp e bio arriva nella grande distribuzione dove sarà disponibile tutto l’anno, racconta il managing director Giusto Curti

Giusto Curti, managing director Dole Italia
Giusto Curti, managing director Dole Italia

Non c’è solo il climate change e la curiosità ad avvicinare la frutta esotica agli italiani: c’è anche la strategia dei brand di offrire un paniere sempre più ampio, che contempli prodotti gustosi, ricchi di benefici nutrizionali, versatili.

Da questa riflessione nasce la nuova sfida di Dole Italia, andata alla ricerca di una eccellenza guardando appena fuori dal confine del Bel Paese: portare la banana europea nella grande distribuzione italiana, il Plátano de Canarias Igp. Un prodotto premium, bio e di filiera, disponibile 12 mesi all’anno. Dopo il test con Cortilia, è pronto a conquistare i consumatori italiani, come racconta Giusto Curti, managing director Dole Italia.

Perché una banana europea?

È legata alla nostra strategia di portafoglio il più ampio possibile, con un’ottica di massimo servizio e trasversalità per i nostri clienti. È complementare rispetto al nostro mainstream, le banane del Sud America, in primis dall’Ecuador. Una banana europea è una variante interessante, soprattutto nella forma biologica e con indicazione geografica protetta che è quella che abbiamo scelto per il lancio, per una nicchia di consumatori italiani. È prodotta dal mondo Dole, dal consorzio del Platano di Canarias e distribuita attraverso la cooperativa Coplaca (Cooperativa Platano Canarias) ed Eurobanan. Ha una filiera seria, consolidata e affidabile.

Come si differenzia rispetto alla banana tradizionale, dal punto di vista della varietà, gusto, sapore, aroma e consistenza?

Il Platano delle Canarie, bio e Igp
Dole, Platano delle Canarie Igp

È sempre di varietà Cavendish, differisce rispetto alla tradizionale banana per la dimensione medio-piccola (circa 14 cm), il colore rosato, la puntinatura (le peculiari macchioline scure sulla buccia), dovute a un tempo di maturazione in pianta più lunga, che si traducono in una polpa dal color crema e dalla eccezionale dolcezza, unita a un intenso aroma.

La zona di origine è rappresentata dall’Arcipelago delle Isole Canarie, situate al di sotto dei 500 metri dal livello del mare. È una zona montagnosa, con un’orografia particolarmente accidentata che rende impossibile la meccanizzazione e quindi richiede l’utilizzo di pratiche agricole tradizionali. E testimonia l’attenzione di Dole al rispetto degli habitat naturali e la valorizzazione delle produzioni sostenibili.

La puntinatura può essere un valore aggiunto o un limite, visto che il consumatore cerca sempre il prodotto esteticamente bello?

È assolutamente un valore aggiunto: ci teniamo a evidenziare questa sua particolare caratteristica naturale. Anche se la preferenza di consumo è molto soggettiva, lo shopper italiano, in genere, non è abituato a vedere in commercio una banana particolarmente puntinata. Come per tutte le altre Banane Dole, anche la maturazione del Platano de Canarias avviene all’interno dei nostri Centri di maturazione e distribuzione, per cui garantiamo la messa in vendita al punto giusto.

Come è andato il test con Cortilia, qual è il feedback dei consumatori?

Materiale informativo sul punto di vendita
Materiale informativo sul pdv

Molto bene, le vendite sono salite progressivamente, il vantaggio di Cortilia è nella capacità di spiegare la particolarità di un prodotto premium. È stato un bel punto di partenza: l’attivazione digital consente anche dei feedback molto chiari e utile a noi per settare un po’ il tiro.

Esaurita la prima fase di distribuzione in esclusiva con Cortilia, si apre la seconda che guarda al mondo retail. Qualche big player sta già entrando, come Dimar per cui abbiamo creato anche dei materiali ad hoc da distribuire all’interno dei punti di vendita, perché il prodotto va anche spiegato. Per il packaging, la forma confezionata con il peso imposto riteniamo sia quella che la valorizza al meglio.

Con quali volumi sarà commercializzato?

Non mettiamo limiti!

 

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