Calano in Europa le produzioni di pesche e nettarine, tiene l’Italia 

Le prime indicazioni di Europêch 2025 per la nuova stagione: la stima è 2,6 milioni di tonnellate, -6% rispetto ai volumi del 2024  

La Romagna è la regione con maggiori volumi nella produzione di pesche e nettarine
La Romagna è la regione leader nella produzione di pesche e nettarine

Diffuse le prime previsioni Europêch della produzione di pesche, percoche e nettarine in Europa (Cso Italy ha partecipato fornendo le stime per l’Italia): per il 2025 si ipotizzano 3,2 milioni di tonnellate, -7% rispetto al 2024. Escludendo le percoche, destinate prevalentemente alla trasformazione, l’offerta europea è stimata su 2,6 milioni di tonnellate, -6% rispetto ai volumi del 2024.  

“La situazione 2025 in Europa per pesche e nettarine -spiega Elisa Macchi, direttore di Cso Italy- non è molto diversa dall’anno precedente, nel quale si è avuta una stagione commerciale soddisfacente. È bene sottolineare però che le stime presentate sulla produzione spagnola sembrano sottostimare i danni da grandine. Sarebbe importante poter aggiornare queste informazioni in un tempo ragionevole, visto il peso della Spagna sulla produzione europea di pesche e nettarine”.

Italia, il calibro sarà maggiore

In Italia si stima una produzione 2025 simile all’anno precedente, con una lieve diminuzione al Centro-Nord compensata da quantitativi in ripresa nelle regioni del Sud. L’offerta 2025 dovrebbe presentare, a livello generale, un calibro maggiore rispetto allo scorso anno, favorito dall’andamento climatico. Le epoche di raccolta ad oggi sono in linea col 2024 al Sud e in lieve ritardo al Nord.

Diminuisce l’offerta spagnola, dati incerti per le grandinate

In Spagna la fioritura è avvenuta senza particolari problemi climatici nelle aree più a Nord, mentre non è stata particolarmente favorevole nelle regioni del Sud, dove è stata molto lunga e caratterizzata da piogge e umidità. Molteplici grandinate si sono susseguite in diverse aree. Le stime presentate per il 2025 pongono l’offerta spagnola su un livello inferiore al 2024 del -5% circa, per un volume complessivo superiore ai 1,4 milioni di tonnellate. Rispetto al 2024 la diminuzione sulle pesche è stata indicata in un -5% sul 2024, -7% per le pesche piatte, -4% per le nettarine e -5% per le percoche. La campagna è iniziata con un ritardo di circa 10-15 giorni nelle zone precoci.

Cali anche in Grecia e Francia

L’ondata di freddo nella fase di fioritura ha causato danni significativi a pesche, nettarine, pere, ciliegie. Previste per quest’anno produzioni in flessione rispetto ai buoni volumi del 2024 a causa dell’impatto del gelo e più precisamente: pesche e nettarine entrambe sul -19%, percoche -26% sul 2024. Per quanto riguarda l’inizio della stagione delle pesche e delle nettarine si registra un ritardo di quasi 10 giorni rispetto allo scorso anno, per via del freddo di aprile e del maltempo di maggio (molta pioggia e freddo).

In Francia non si sono registrati problemi climatici di rilievo, ma le condizioni sono state molto piovose durante la fioritura, il che dovrebbe tradursi in una produzione al di sotto del potenziale ottimale. Le stime indicano una produzione intorno alle 236.000 tonnellate, anche se il referente francese ha più volte sottolineato che queste stime molto probabilmente saranno riviste al ribasso di circa un -15%. La precocità è normale e consente di sperare in un inizio di stagione attorno al 10 giugno.

 

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