La Brexit allontana la manodopera

Peperoni e zucchine rischiano di marcire nei campi e nelle serre. Nel Regno Unito mancano i lavoratori dall'Est Europa

La paura della Brexit fa volare le esportazioni agroalimentari italiane in Gran Bretagna
Burocrazia e rigidità ostacolano l'arrivo di lavoratori dall'Est Europa

Mancano i lavoratori per la raccolta di frutta e orticole, soprattutto dall’Est. È allarme in Uk, dove la carenza di manodopera, dovuta alle restrizioni della Brexit, rimanda alla crisi anni 90.

Gli imprenditori agricoli chiedono meno burocrazia

Nel West Sussex c’è la più grande coltivazione di serre del Regno Unito, i peperoni vengono raccolti non più ogni 3 giorni ma ogni 11. Gli imprenditori lamentano la burocrazia e l’estrema rigidità per l’assunzione di manodopera straniera e temono l’importazione di prodotti dall’Ue. Anche i campi di zucchine rimangono incolti con tonnellate di prodotti lasciati marcire.

Il governo britannico corre ai ripari. E annuncia uno special pass nei prossimi mesi per i lavoratori agricoli per un aumento di 30 mila lavoratori stranieri, ma gli imprenditori agricoli chiedono la riapertura delle frontiere.

Si stima che ben 1,3 milioni di persone abbiano lasciato il Regno Unito dalla fine del 2019: molti sono tornati al loro Paese per la pandemia. L’interesse per lavorare nel Regno Unito è più che dimezzato rispetto al periodo pre-Covid e 7 aziende su dieci trovano difficoltà ad assumere.

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