Caab approva il bilancio e nomina i nuovi vertici

L’utile netto pari a € 242.837 conferma il trend positivo; Marco Marcatili nuovo presidente

Il Caab
Il Centro Agroalimentare di Bologna

L’Assemblea Caab ha inoltre approvato l’esercizio 2021 con un utile netto pari a € 242.837: lo hanno comunicato il presidente uscente Andrea Segrè e il direttore generale Alessandro Bonfiglioli. Un risultato che conferma il trend costantemente positivo degli esercizi precedenti. L’assemblea dei soci ha preso atto delle nomine del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, dei consiglieri di amministrazione di Caab, Marco Marcatili, indicato come presidente, Sara Maldina e Giada Grandi, in rappresentanza dei soci privati.

“Rappresentare il Centro Agro-Alimentare Bologna -ha dichiarato il neopresidente Marco Marcatili– è un’importante sfida professionale, sia per il ruolo che il settore agroalimentare e il commercio di prossimità eserciterà nel futuro sostenibile di Bologna, sia per l’opportunità di trasformare il Caab in una società strumentale di territorio utile a ridisegnare il ruolo della città metropolitana nella logistica evoluta e a valorizzare la vocazione di sviluppo del quadrante Nord-Est della città”.

I progetti di sostenibilità energetica nella Nuova area mercatale

Marco Marcatili, nominato nuovo presidente Caab
Marco Marcatili, nuovo presidente Caab

La sostenibilità è stata un obiettivo portante e metodo di lavoro. L’esempio è la realizzazione, senza nessun costo per le istituzioni pubbliche, della Nam (Nuova area mercatale), inaugurata nel 2016, estesa per complessivi 65mila mq, autosufficiente dal punto di vista energetico grazie al vasto impianto fotovoltaico. Dal primo giugno 2022 Nam dispone di un servizio di scarico delle merci deperibili operativo 24 ore su 24 e 7 giorni alla settimana, prenotabile via whatsapp .

“Oggi Caab -spiega Andrea Segrè, presidente Caab dal 2012 al 2022- è riconosciuto come modello di buone pratiche fra le realtà del comparto agroalimentare a livello europeo e internazionale. È diventato capofila del progetto Geco (Green Economy Community) per una Comunità Energetica nell’area del Quartiere Pilastro-Roveri a Bologna. Un percorso avviato dieci anni fa con la realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto di 110mila mtq, ai vertici europei per la sua eccezionale estensione senza consumo di suolo.

Con il nuovo impianto Caab4, in fase di realizzazione all’interno della Nuova area mercatale, si arriverà, dieci anni dopo, a un’estensione complessiva di 130 mila mtq, aumentando la produzione di una potenza pari a 6 MWp, ovvero 6.000.000 kWh. Il Centro Agroalimentare di Bologna punta così a produrre l’energia utile per alimentare oltre 1000 famiglie per un anno, evitando l’inquinamento di circa 2 tonnellate di Pm10”.

“Oggi Caab -aggiunge il neo direttore di mercato Duccio Caccioni-  può contare su 4 importanti certificazioni, correlate ai servizi erogati (compresi quelli logistici), alla qualità igienico-sanitaria dei prodotti, alla sicurezza sul lavoro e all’impatto ambientale. Oggi il mercato è totalmente occupato nei suoi spazi e impiega quotidianamente circa 1500 persone, rifornendo tutte le regioni italiane con una quota in crescita del fatturato in esportazione.

Dal 2017 Caab ha promosso oltre 600 eventi per la sostenibilità e l’educazione al consumo, primo fra tutti il prestigioso Bologna Award concepito in occasione di Expo 2015 e diventato fiore all’occhiello per le buone pratiche della produzione sostenibile agroalimentare. Complessivamente, 1095 giorni in prima linea e 918 ore di formazione erogate gratuitamente, mettendo in rete le più importanti realtà della cultura agroalimentare locale e nazionale. Un’attività rivolta a oltre 60mila fruitori in presenza, e molti altri su piattaforma web nel biennio pandemico, attraverso un network di 170 enti e istituzioni, primi fra tutti la Fao e il ministero dell’Ambiente”.

Un acceleratore di start up

“Caab -ricorda il direttore generale Alessandro Bonfiglioli- ha inaugurato il suo Start up Desk, un acceleratore per idee e progetti del settore: dall’agricoltura di precisione alle colture innovative, dal settore primario, declinato in chiave smart, alla sostenibilità nella filiera del food. A Expo 2021, a Dubai, hanno trovato spazio le start up sostenute e accompagnate da Caab nel loro percorso di crescita. Come Field Robotics, spin-off dell’Università di Bologna finalizzata allo sviluppo di un sistema di agricoltura di precisione robotizzata per i trattamenti in campo attraverso l’interazione di droni e rover. E come Edo Radici, spin-off dell’Università di Pisa, e Avalon Steritech, impegnata nello sviluppo di sistemi totalmente robotizzati di sanificazione e disinfezione di ambienti pubblici in ambito alimentare e nei mezzi di trasporto pubblico. Caab Advisory ha recentemente avviato un format commerciale per prodotti agroalimentari italiani in Cina”.

 

 

 

 

 

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