Perso con la xylella il 10% della produzione olivicola italiana

La stima è di Italia Olivicola, che chiede un intervento straordinario di 500 milioni di euro per realizzare nuovi impianti

I danni provocati dalla Xylella incidono nel calo della produzione dell'olio italiano: nel 2018 è stato del 57%
I danni della Xylella incidono nel calo della produzione dell'olio italiano: nel 2018 è stato del 57%

Con la Xylella, si è perso il 10% della produzione olivicola italiana. La stima è di  Italia Olivicola, sulla base di una elaborazione dei dati Istat, Ismea, Sian e delle aziende agricole del territorio.

4 milioni di piante hanno perso la capacità produttiva

L’area colpita dal batterio – secondo Italia Olivicola – raccoglie circa 22 milioni di piante. Circa 4 milioni hanno perso totalmente la propria capacità produttiva ed entro un paio di anni il numero è destinato a raddoppiare.  Gli ettari di oliveti completamente distrutti sono 50mila, suddivisi tra Lecce (40mila ettari, pari quasi al 50% degli ettari complessivi della provincia), Brindisi (quasi 10mila ettari, pari al 15% complessivo dell’intera provincia) e Taranto (3,5mila pari al 10%).

Nell’anno tra i peggiori della produzione olivicola nazionale (nel 2018 la produzione ha avuto un crollo del 57% rispetto al 2017) Italia Olivicola ha fatto i conti di quanto la Xylella abbia  inciso. Confrontando i dati delle ultime tre campagne, ogni anno sono state perse 29mila tonnellate di olio d’oliva, pari in media quasi al 10% della produzione olivicola italiana, per un totale di 390 milioni di euro complessivi di valore della mancata produzione.

Gennaro Sicolo: “Catastrofe senza precedenti, lo Stato sostenga le operazioni”  

Per far ripartire le aziende olivicole salentine, Italia Olivicola chiede un intervento straordinario di 500 milioni di euro per realizzare nuovi impianti olivicoli nei 50mila ettari completamente desertificati, comprendenti almeno 100 milioni a favore degli olivicoltori e dei frantoiani come contributo di mancato reddito per le prime 4 annualità successive alla piantumazione.

“Siamo davanti ad una catastrofe senza precedenti che deve essere affrontata in sinergia tra Unione Europea, Governo e Regione senza perdere più tempo – ha sottolineato Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola –. Occorre snellire le procedure ed eliminare qualsiasi vincolo paesaggistico e architettonico per gli agricoltori che vogliono espiantare scheletri di ulivo e reimpiantare per poter riprendere la produzione – ha rimarcato –. Lo Stato deve sostenere queste operazioni i cui costi non possono ricadere sulle vittime di questo disastro”.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome