Giuseppe Battagliola: “Lancio il Kilometro Verde” #vocidellortofrutta

Il founder della Linea Verde ha creato una vertical farm riutilizzando un ex opificio a Verolanuova, che sfrutta un campo solare da 10 megawatt: “Abbiamo una partnership con una delle più grandi aziende sementiere a livello internazionale, produrremo Teen Salad, l’insalata che non c’era”

Giuseppe Battagliola, founder di Kilometro Verde e de La Linea Verde
Giuseppe Battagliola, founder di Kilometro Verde

Il mercato del vertical farming continua a essere molto dinamico. Secondo una ricerca di Global Market Insights vale circa 4,51 miliardi di dollari (dato al 2020) e si stima crescerà a un tasso annuale composto del 23% nei prossimi cinque anni. L’ultima iniziativa che va in questa direzione si chiama Kilometro Verde, una start up fondata da Giuseppe Battagliola già fondatore de La Linea Verde e tra i pionieri della quarta gamma.

Come nasce la startup innovativa Kilometro Verde?

La società Kilometro Verde nasce nel giugno 2021 a Manerbio (Bs) da una mia idea. Il contenuto estremamente innovativo del settore del Vertical Farming ha richiesto un lungo periodo di ricerca di professionalità attinenti a discipline diverse, che spaziano dall’agronomia alle tecnologie alimentari, fino all’ingegneria in tutte le sue forme, che hanno permesso di costruire lo stabilimento zero.

Dove ha sede l’impianto di idroponica, quali sono le capacità produttive e i plus dell’impianto?

Insalate coltivate in idroponica, con la vertical farming
Insalate coltivate in vertical farming

L’impianto pilota si trova a Manerbio (Bs), punto di partenza di un’attività di ricerca e sviluppo durata tre anni e impostata da subito con input ben definiti, non solo per quanto riguarda la scelta varietale ma anche in termini di engineering degli impianti e di risparmio energetico, per limitare al minimo l’impronta carbonica. Dopo la fase preparatoria, è quindi iniziato il recupero di un opificio di 11.500 mq a Verolanuova (Bs), ora in fase di ultimazione.

Sin dall’inizio il progetto si è collocato nell’ambito del green e del concetto di economia circolare, non perdendo di vista un rapporto qualità prezzo consono. Abbiamo quindi ricercato livelli elevatissimi di automazione dei processi produttivi, in quanto l’intero ciclo avviene all’interno della Farm, e optato per particolari sistemi di illuminazione a Led ad ampio spettro, che consentono di agire sia sulla qualità, sia sulle rese produttive e sulla riduzione dei consumi energetici. A questo si aggiunge l’allargamento delle superfici dedicate al fotovoltaico, utilizzando il tetto e le aree  adiacenti  la struttura. Il nostro progetto si fonda su due fonti energetiche sostenibili: un campo solare da 10 megawatt e un impianto di tri-generazione che produce non solo energia elettrica, ma anche acqua calda e fredda.

Quali colture produrrà, ci sono accordi con aziende sementiere sulle varietà da proporre?

In Kilometro Verde abbiamo posto grande attenzione sul tema della scelta varietale, selezionando incroci varietali atti a ottenere una foglia omogenea, croccante e sapida. Per far questo, abbiamo siglato una partnership con una delle più grandi aziende sementiere a livello internazionale. La nostra attività di ricerca ci ha portato a decidere di produrre un tipo di insalata diverso: né baby leaf, né insalate adulte, ma quella che potremmo definire come una Teen Salad, che nelle Vertical Farm trova la sua massima espressione, grazie al fatto che in questi impianti ne vengono ricreate le migliori condizioni di crescita. La coltivazione in luoghi chiusi, infatti, protegge la pianta, che cresce in un ambiente ad hoc, controllato in tutti i suoi parametri ambientali e senza l’utilizzo di alcun fitofarmaco. Le piante esprimono il loro massimo potenziale rispettando le proprie caratteristiche organolettiche. Mi piace definirla come “l’insalata che non c’era”: più buona, saporita e croccante, incontaminata e con una shelf-life più lunga, durante la quale la qualità del prodotto si mantiene costante.

Quando arriveranno i prodotti sul mercato, con quale marchio e distribuzione? Come sarà il packaging?

Per un prodotto così innovativo e che ha poco in comune con la quarta gamma era necessario un marchio dedicato, che sarà proprio quello di Kilometro Verde. Dopo una prima fase di test e sperimentazione, prevediamo l’allargamento distributivo fino al raggiungimento del 100% della potenzialità di produzione entro la metà del 2023. Presenteremo confezioni da 100 g in una busta compostabile nella carta, in linea con il concetto di sostenibilità ambientale che permea l’intera azienda.

In che cosa si distingue il prodotto da vertical farming?

È per sua natura davvero poco confrontabile con la quarta gamma. In Kilometro Verde partiamo dal seme e seguiamo la crescita fino al taglio, in un ambiente controllato, dove tutto è monitorato per garantire la salubrità dell’insalata. Il prodotto non necessita di essere lavato e questa è una semplice conseguenza dell’alta tecnologia utilizzata nelle Vertical Farm, che permette di ottenere un’insalata incontaminata e di qualità superiore, più saporita e croccante. Tutto questo ci porta a considerarla come una nuova categoria di prodotto. È importante sottolineare come il nostro interesse sia rivolto soprattutto ai valori intrinseci di questo progetto: qualità, salubrità, economia circolare, sostenibilità e una forte attenzione verso l’ambiente e il consumatore.

 

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