Agrumicoltura, Confagricoltura rilancia le richieste dei produttori

Gerardo Diana, presidente della Federazione nazionale di prodotto di Confagricoltura sollecita misure di salvaguardia e valorizzazione dell’agrumicoltura

Il comparto agrumicolo sta attraversando una congiuntura negativa. La domanda interna è in contrazione con conseguente riduzione delle quotazioni. Servono quindi immediate misure per la salvaguardia e la valorizzazione delle produzioni.

L’appello arriva da Gerardo Diana, presidente della Federazione nazionale agrumicola di Confagricoltura.“Come Agrinsieme nell’ottobre 2016 abbiamo già presentato al ministero delle Politiche agricole un documento di rilancio del comparto – spiega Diana – che prevede un pacchetto di interventi urgenti come azioni di contrasto per le emergenze fitosanitarie, misure di promozione e valorizzazione dei prodotti, di armonizzazione nell’uso degli agro farmaci, investimenti nella ricerca applicata più legata alle esigenze delle imprese, incentivi per favorire l’aggregazione dei produttori nelle Op e tra più Op, la promozione e l’accesso ai nuovi mercati all’estero, nonché l’adozione di strumenti di dialogo e azione come l’Organizzazione Interprofessionale”.

Ad oggi le richieste dei produttori agrumicoli sono rimaste inascoltate, come precisa il presidente della sezione di prodotto di Confagricoltura: “Le problematiche dell’agrumicoltura sono rimaste le stesse, abbiamo visto realizzarsi piccoli interventi molto dilazionati nel tempo che non hanno cambiato sostanzialmente la situazione”.

 

Pezzature inferiori alla media nella campagna in corso

Nella campagna in corso l’andamento climatico non ha impattato negativamente sull’agrumicoltura, solo la siccità ha influito negativamente sui calibri delle arance, in particolare ha colpito il 50-60% del Tarocco prodotto in Sicilia. “Dovremmo quindi muoverci su due fronti – spiega Diana – cercare di vendere le pezzature più piccole e valorizzare il prodotto senza difetti. Sempre sul versante della promozione sta riscuotendo grandi consensi il marchio Igp dell’Arancia Rossa di Sicilia”.

Anche per quanto riguarda le clementine l’andamento climatico negativo ha penalizzato la produzione di quest’anno. In Calabria, la regione leader con il 70% dell’offerta nazionale, la pezzatura è medio piccola e l’offerta inferiore di un terzo rispetto a quella della precedente campagna. Resta tuttavia eccezionale la qualità grazie all’elevato livello zuccherino.

 

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