Continuano ad andare contro corrente i prezzi della frutta e dell’alimentare in genere. I dati Istat di giugno evidenziano, infatti, un aumento dei prezzi degli alimentari del 2,5% in controtendenza rispetto all’andamento negativo dell’inflazione su base annua. I prezzi della frutta, poi, fanno segnare l’aumento dell’11,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Per la Coldiretti, è “la conseguenza del clima impazzito tra marzo e aprile che ha sconvolto i raccolti e ridotto le disponibilità sui mercati. Una maledetta primavera che – sottolinea la Coldiretti – è iniziata con il gelo che ha compromesso le fioriture ed è proseguita con il caldo torrido e la siccità, per andare a concludersi con le tempeste di vento e grandine.
Il risultato è la perdita a livello nazionale di più di un frutto su tre, con il crollo dei raccolti, dalle pesche alle nettarine (-28%) alle albicocche (-58%), fino alle ciliegie. Ma danni hanno subito anche verdure e ortaggi, con la perdita del lavoro di un intero anno in molte aziende agricole”.
Per l’associazione, “in un momento difficile per l’economia e l’occupazione nazionale bisogna acquistare prodotto italiano e sostenere la campagna Mangia italiano. Ma è anche importante verificare sempre l’origine nazionale in etichetta che è obbligatoria per la frutta e verdura e intensificare i controlli per combattere frodi, inganni e speculazioni”.