Aumentare volumi e qualità della raccolta differenziata dei rifiuti organici e compostabili, favorendo un sistema di riciclo più efficiente in linea con il Green Deal. Con questo scopo è nato Organico Biorepack, il nuovo marchio volontario del Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile che riunisce 200 imprese.
Il pittogramma che simboleggia la compostabilità nell’umido
Ce l’ha il Biorepack? è il messaggio catchy al centro della campagna che ha debuttato il mese scorso con lo spot in tv. Per tutto dicembre la comunicazione apparirà sui media nazionali attraverso una pianificazione capillare: reti tv, radio, quotidiani e periodici, piattaforme di streaming, social network, sale cinematografiche, mezzi di trasporto e aeroporti.
“Il rapido e positivo riscontro ricevuto è una conferma che esso rappresenterà un aiuto concreto sia per le aziende aderenti a Biorepack sia per migliorare qualità e quantità della raccolta differenziata nel nostro Paese -spiega Marco Versari, presidente del Consorzio Biorepack-. È necessario che i cittadini sappiano riconoscere gli imballaggi in bioplastica compostabile e li conferiscano correttamente nell’umido domestico una volta giunti a fine vita”.
Il nuovo pittogramma è composto da una mano rivolta verso un bidoncino dei rifiuti, un torsolo di mela a simboleggiare la compostabilità, e, sotto, le parole Organico Biorepack. Il marchio si affianca alle diverse certificazioni di compostabilità dei manufatti compostabili che continuano a rappresentare la precondizione per ottenere il diritto a utilizzarlo.












