Macfrut 2025, l’Italia dell’ortofrutta va oltre i dazi Usa

Guarda alle opportunità di Africa e Penisola Arabica la 42esima edizione, in programma dal 6 all'8 maggio al Rimini Expo Centre. Numeri in crescita: +6% la superficie espositiva, oltre 1400 espositori, esteri al 40%, 1500 top buyer

L'intervento di Renzo Piraccini, presentazione di Macfrut 2025
L'intervento di Renzo Piraccini, Macfrut 2025

Da martedì 6 a giovedì 8 maggio 2025 al Rimini Expo Centre si svolgerà la 42esima edizione di Macfrut. Numeri in crescita: +6% superficie espositiva, oltre 1400 espositori, esteri al 40%, 1500 top buyer, tre Simposi mondiali, Egitto Paese partner, Lazio Regione protagonista, la patata prodotto simbolo. Tra le novità più attese The Healthy Food Show.

La presentazione è avvenuta questa mattina presso Agenzia Ice, a Roma, alla presenza di Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e foreste; Matteo Zoppas, presidente Agenzia Ice; Sergio Marchi, direttore Ismea; Renzo Piraccini, presidente Macfrut; Valentina Vezzali, campionessa olimpica e testimonial Healthy Food Show; Silvia Sabbadini, ISHS Biotechnology Symposium, Giancarlo Righini, assessore Agricoltura Regione Lazio; Lorenzo Galanti, direttore generale Ice; Marco Riccardo Rusconi, direttore Aics.

Allarme dazi

Il tema dazi Usa, che sta provocando un terremoto, non sembra però scalfire più di tanto il mondo ortofrutticolo. Che guarda invece, attraverso Macfrut, sempre più con interesse ad altre mete strategiche, come i Paesi africani, la Penisola arabica e l’Est europeo.

“Niente isterismi, non vogliamo rinunciare al mercato Usa, nostro principale partner dopo l’Ue ma lo sforzo deve essere di evitare la guerra commerciale, cercheremo di capire le contromosse utili  -ha rimarcato Francesco Lollobrigida, ministro Masaf-. Possono anche aprirsi altre opportunità, come con i Paesi africani con cui abbiamo attivato una collaborazione stretta (piano Mattei) e Paesi ricchi che ci possono dare valore aggiunto: l’Italia è diventata la prima nazione europea per valore aggiunto in agricoltura, la Polonia è per esempio il mercato più interessante a livello europeo”.

“I dazi sono un’incognita, ma non ci devono scoraggiare e possiamo trovare alternative che compensano  -ha spiegato –Matteo Zoppas, presidente agenzia Ice. Con il Piano Mattei si aprono, per esempio, grandissime opportunità.  Dopo il Covid ci siamo resi conti che le fiere servivano e oggi c’è bisogno di attività di innovazione per renderla sempre più appetibile ai clienti dall’estero. L’agroalimentare ha salvato il made in Italy, è la locomotiva che tira. L’obiettivo del settore è arrivare a 100 miliardi di export dai 69 attuali. Dal 2019 a oggi l’agroalimentare è cresciuto del 50%”.  “Vedremo quale sarà l’impatto dei dazi, ma gli Usa non sono tra i primissimi Paesi come mercato di esportazione per l’ortofrutta” ha precisato Lorenzo Galanti, direttore generale Ice.

Il “vantaggio di 5 anni” sull’ Africa rispetto ai competitor

Il presidente Renzo Piraccini ha illustrato le novità, con alcune considerazioni strategiche. “Per questa edizione abbiamo fatto 30 presentazioni dal vivo, molte con imprese al seguito. Macfrut è fiera diversa, unica, non è solo business ma anche conoscenza. La produzione rappresenta un terzo degli espositori, l’altro terzo sono tecnologie e poi il resto della catena.

L’aumento dei dazi aprirà comunque delle opportunità. Il problema non è di crescere ma qualificare l’offerta. Stiamo facendo uno sforzo sulla Penisola Arabica, il 40% degli espositori sono esteri che crescono. Abbiamo quest’anno 200 buyer dall’Est Europa, 100 dalla Penisola Arabica, 40 dal Cile, il Brasile è oggi uno dei principali sbocchi delle mele italiane, avremo la principale catena  di supermercati di quel Paese e 10 importanti importatori di mele. Dal Mali, Niger e Burkina Faso avremo 80 operatori che cercano tecnologie. L’Egitto avrà uno spazio enorme, con oltre 50 aziende. Sull’Africa siamo avanti 5 anni rispetto ad altri Paesi su questo continente, una strategia che pagherà. Avremo quest’anno oltre 300 espositori africani, oltre 1000 operatori”.

Interessante anche le attività di cooperazione. “In Mozambico stiamo costruendo un centro tecnologico, che fa parte del Piano Mattei, con tecnologie e partenariato italiani. Al centro dei nostri interessi anche la Tunisia, l’Egitto, l’Etiopia” ha ricordato Marco Riccardo Rusconi, direttore Aics.

Aprirsi al mondo horeca più che al B2B2C

Il presidente ha poi voluto rispondere alla proposta delle 82 aziende dell’ortofrutta di una fiera che si apra al mondo consumer. “Macfrut è fiera di filiera e professionale, aprirsi al mondo consumer è cosa complessa. Il nostro obiettivo, che è dietro, per esempio, a The healthy food show è allargare la platea degli utilizzatori, ma nelle nostre intenzioni, senza snaturare la Fiera, puntiamo al mondo horeca, distributori specializzati, nuovo mondo influencer. Vogliamo costruire una comunità di fruit lover. E vogliamo rimanere a Rimini portando in giro per il mondo eventi, puntando sul binomio business e conoscenza”.

La presentazione 

La kermesse sarà animata da Tre Simposi mondiali (Biotecnologie, Patata, Piante Aromatiche del Mediterraneo), con l’Egitto Paese partner e Lazio Regione protagonista. I Saloni tematici metteranno in mostra trend e tendenze del settore coordinati da un team di esperti, con un campo prova sull’innovazione frutticola e orticola, oltre un centinaio di eventi. The Healthy Food Show, la grande novità, una grande arena con esperti scientifici, chef e testimonial di fama nazionale che si fanno portavoce di questi valori. A partire dalla campionessa olimpica Valentina Vezzali. Si guarda già all’edizione 2026, che si svolgerà dal 14-16 aprile. La scelta della nuova data è dettata dalla necessità di usufruire di nuovi spazi nei padiglioni fieristici riminesi con l’obiettivo di sviluppare nuovi format innovativi.

Sempre più internazionale

Con una presenza di espositori esteri superiore al 40%, Macfrut conferma la dimensione sempre più internazionale.  In fiera saranno presenti oltre 1500 top buyer da tutto il mondo, grazie all’importante supporto di Agenzia Ice, con un particolare focus sui grandi importatori ortofrutticoli, in particolare dal Brasile divenuto uno dei grandi mercati di sbocco.

Paese partner sarà l’Egitto protagonista con una grande area con 50 aziende e al centro di diversi eventi. Importanti sono le presenze dal Mali con una sessantina di aziende, Repubblica Democratica del Congo con oltre 30 e Ghana con 20 imprese. Tra le new entry la Tanzania con uno stand nazionale, così come l’Iraq presente con il supporto di Unido.

Forte la presenza da Centro e Sudamerica: Costa Rica, Panama, Cile, Repubblica Dominicana, Cuba e la new entry Ecuador. Ampia anche la presenza dall’Europa dove si segnalano un nutrito gruppo di imprese di produzione dalla Spagna.

The Healthy Food Show

La salute vien mangiando: Macfrut lo racconta con un format inedito nella grande arena appositamente realizzata. Protagonisti sono i prodotti ortofrutticoli innovativi ad alto valore nutrizionale. Un percorso che mette insieme esperti scientifici, chef, aziende e undici testimonial conosciuti dal grande pubblico nei panni di “ambasciatori” del mangiare sano: Manuela Arcuri, Matilde Brandi, Mirko Casadei, Mercedezs Henger, Daniele Lupo, Valeria Marini, Justine Mattera, Stella Menna, Annalisa Minetti, Raimondo Todaro, Valentina Vezzali. Cinque i talk in programma. “Vogliamo rilanciare i consumi di ortofrutta fresca e trasformata puntando sugli stili di vita -ha ricordato Piraccini-. Nuovi processi produttivi fanno sì che  oggi un prodotto trasformato possa anche migliorare il prodotto, senza uso del processo termico. Ci sarà un approfondimento scientifico, quarta gamma, fermentazioni e 5 momenti su tematiche allargate al grande pubblico, come il microbiota“.

Simposio Mondiale delle Biotecnologie vegetali

Per la prima volta sarà ospitato l’International Symposium on Biotechnological Tools in Horticulture, promosso dall’International Society of Horticultural Science (ISHS, società che promuove la ricerca su tutti i settori delle scienze orticole), in collaborazione il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche. L’evento vede la partecipazione dei massimi esperti mondiali del settore per un’occasione di incontro tra la ricerca biotecnologica delle piante e la filiera produttiva. Nel corso dei tre giorni saranno presentati gli aggiornamenti tecnico scientifici sulle innovative tecnologie applicate alle colture vegetali.

“Le tematiche spazieranno da micropropagazione alle nuove tecnologie genomiche per rispondere a stress climatici e idrici e ridurre gli agrofarmaci -ha ricordato Silvia Sabbadini, Ishs Biotechnolgy Symposium-. Il 5 maggio ci sarà poi una visita a due importanti aziende vivaistiche dell’Emilia-Romagna, Vivai Battistini e Vitroplant Italia”.

Saloni tematici

Centrali a Macfrut sono i Saloni tematici coordinati da un team di esperti. A partire da Plant Nursery area, il Salone dedicato all’innovazione della filiera vivaistica; Biosolutions International Event (Bie) pone l’attenzione ai prodotti naturali per la difesa, nutrizione e biostimolazione delle piante; alla filiera del pomodoro è dedicato Red Planet, mentre Spices&Herbs Global Expo si rivolge al mercato delle piante officinali, aromatiche e medicinali e dei loro derivati che in questa edizione ospita il Mesmap (Simposio Internazionale Mediterraneo sulle Piante Medicinali e Aromatiche). E ancora, il Salone dell’agrovoltaico in Agrisolar Systems&Technologies, mentre il risparmio idrico è al centro di Acqua Campus. Ritorna l’area dinamica con il campo prova di Macfrut Field Solutions.

Tra le novità: The International Potato Symposium dedicato alla Patata, prodotto simbolo di Macfrut 2025; Romagna Business Matching iniziativa di networking e b2b per favorire l’incontro e i contatti tra aziende con Confindustria Romagna; Berry Area dedicata ai piccoli frutti.

Lazio Regione partner

Il Lazio con i suoi 11 prodotti Dop e Igp ortofrutticoli e le sue produzioni di qualità sarà la Regione protagonista di Macfrut. Un comparto che vale oltre 1 miliardo di euro, in una regione conosciuta per la specializzazione dei suoi distretti produttivi di frutticoltura (10.000 ettari di kiwi a Latina, 24.000 ettari di nocciola a Viterbo) e di orticoltura, con quasi 9.000 ettari in serra e oltre 18.000 ettari in pieno campo, tra Latina, Litorale Romano e Viterbese.

Innovazione tecnologica e tutela dell’acqua sono due ambiti su cui la Regione sta investendo. “Sulla frutta a guscio, il kiwi siamo regione importante -ha sottolineato Giancarlo Righini, assessore Agricoltura Regione Lazio-. I nostri due grandi mercati ortofrutticoli, il Car di Gudonia e il Mof di Fondi, sommati tra loro vedrebbero la nascita del più grande mercato ortofrutticolo europeo. Stiamo lavorando pertanto per creare questo grande consorzio che sono sicuro riusciremo a raggiungere nel 2025″.

I dati del settore ortofrutta

Il settore in Italia vale circa 19 miliardi di euro, il 28% del valore della produzione agricola nazionale e, con le conserve vegetali, contribuisce al 18% dell’export agroalimentare italiano.  In crescita l’export nel 2024 (+6,3%) che sfiora quota 6,5 miliardi di euro.

Secondo i dati di Agenzia Ice (elaborazione Ice su dati Tdm e Istat) il nostro Paese è il secondo esportatore in Europa dietro solo alla Spagna, che tuttavia ha un valore tre volte superiore.

I cinque principali mercati di sbocco del made in Italy ortofrutticolo sono nel contesto europeo: al primo posto la Germania che assorbe quasi un terzo del prodotto nazionale (1,9 miliardi), a seguire Francia (0,63 miliardi), Austria (0,44 miliardi), Svizzera (0,37 miliardi) e Spagna (0,29 miliardi). Riguardo i mercati che hanno registrato le migliori performance di crescita nei primi tre posti troviamo tre stati dell’Europa dell’Est: Croazia (+17,2%), Romania (+15,1%), Repubblica Ceca (+12,9%).

Secondo i dati di Ismea è in crescita in valore la spesa per l’ortofrutta nel 2024: +2,2% ortaggi (freschi e trasformati), +2,9% la frutta. “Il settore ortofrutta ha tutti segni più, vale 17 miliardi di euro alla produzione, un quarto di quella agricola. L’Italia ha anche il record delle Ig, 126 su 428 per l’ortofrutta, oltre 300 Op. Ed è il primo comparto nel carrello della spesa degli italiani, circa il 20% del totale” ha aggiunto Sergio Marchi, direttore Ismea che si presenterà a Macfrut con il programma specifico Frutta e verdura nelle scuole. Il programma finora ha intercettato 1 milione di bambini dai 6 agli 11 anni, avrà attività interattive, con l’assistenza anche di nutrizionisti.

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