Ioppì, il pomodoro per la Gdo è in vaschetta #vocidellortofrutta

La giovane organizzazione di produttori, 120 associati, è un partner affidabile della grande distribuzione, dove è presente con diverse tipologie di pomodori, tra cui l’Igp Pachino, melanzane. “Sviluppano packaging in cartone per il pomodoro: ci adeguiamo alle richieste dei clienti” sottolinea Luca Tardera, responsabile commerciale della Op siciliana

Pomodoro Ioppì, pack sostenibile con vaschetta in cartone
Pomodoro Ioppì, vaschetta in cartone

Ioppì è una giovane organizzazione di produttori siciliani: ben 120 conferitori, coltivazioni estese su 300 ettari, nel Ragusano. È fornita delle principali certificazioni, Global Gap, Grasp, Ifs. Un partner affidabile della Gdo, destinataria dei prodotti, dalle diverse tipologie di pomodoro e melanzane, all’uva da tavola, zucchine, peperoni. “Stiamo sviluppando vaschette in cartone al posto della plastica per il pomodoro: ci adeguiamo alle richieste dei clienti” sottolinea  Luca Tardera, responsabile marketing della Op.

Spieghiamo cosa fa Ioppì: qual è il plus e e da dove viene la materia prima?

L’Op è nata nel 2016  a Vittoria, in provincia di Ragusa. È stata fondata da due cooperative, Contrada e Gold Green. La prima specializzata nella produzione di pomodori, ciliegino, datterino, piccadilly;  la seconda in melanzane e cetrioli. Abbiamo unito i prodotti in un unico paniere e una sola cooperativa. Dopo due anni si è aggiunta La Signora Melanzana, un’altra cooperativa.

Come si compone il paniere?

Melanzane della Op Ioppì
Melenzane Ioppì

Per i pomodori quest’anno abbiamo aggiunto anche i prodotti Igp di Pachino. Abbiamo anche il costoluto, Camone. Poi melanzane, uva (Vittoria, Italia, Red Globe), zucchine. Tutti i prodotti sono di serra e la materia prima è del Ragusano.

È praticamente un km zero: siamo 120 associati, produttori e magazzini sono tutti locali. Siamo su 300 ettari. Il fatturato annuo sarà quest’anno di circa 35 milioni.

Dove siete presenti nella Gdo?

Siamo in diverse insegne, Lidl, Despar, e anche all’estero che incide per il 35% (Germania, Austria, Svizzera). In questo momento stiamo distribuendo pomodori e melanzane. I prodotti sono da agricoltura integrata: non facciamo né bio ne residuo zero.

Come avviene il controllo della filiera?

Abbiamo tecnici che girano tra le cooperative e svolgono anche assistenza: prendiamo nota di tutti i trattamenti fatti sulle piante. Garantiamo la tracciabilità dal campo al banco. Il nostro plus è la forza di questa cooperativa fatta di tanti piccoli produttori.

Su cosa state investendo in chiave di ricerca?

Luca Tardera, responsabile commerciale della Op siciliana Ioppì
Luca Tardera, responsabile commerciale Ioppì

Con le nostre aziende e l’aiuto di quelle sementiere, come Rijk Zwaan, che vengono a sperimentare nuove varietà resistenti, stiamo lavorando per trovare soluzioni al Tomato Brown Rugose Fruit Virus.

Sul fronte packaging stiamo sviluppando vaschette in cartone per il pomodoro al posto della plastica, già utilizzate in alcune catene della gdo. Ci adeguiamo alle esigenze dei clienti.

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