Heura Foods, cambiamo il mercato delle proteine #vocidellortofrutta

La start up spagnola è pronta a introdurre dieci nuovi prodotti plant-based con ricette migliorate, racconta il co-founder Bernat Añaños. E nel futuro punta a espandersi in altri segmenti del vegetale

Bernat Añaños, co-fondatore di Heura Foods alla Milano Design Week
Bernat Añaños, co-fondatore di Heura Foods

Heura Foods, la start-up spagnola di carne vegetale a più rapida crescita in Europa, fondata a Barcellona nel 2017 (17,7 milioni di fatturato nel 2021), punta a espandersi nel mercato italiano, dove è presente sia nel canale retail che nel food service. In occasione della Milano Design Week, è stata partner ufficiale food di Isola Design District. Abbiamo incontrato Bernat Añaños, co-fondatore di Heura Foods, 32 anni, e “attivista” nel campo dell’alimentazione, che ci ha raccontato le prossime strategie. I numeri di Heura (in catalano “edera”, simbolo di crescita) dimostrano che si può fare un prodotto sempre più simile alla carne per gusto, consistenza e sostenibile (per produrre il burger Heura, fa sapere l’azienda, impiega 3,4 litri d’acqua rispetto ai 1700 di quello animale; per i nuggets Heura la Co2 emessa è di 26,40 kg rispetto ai 129,60 kg degli equivalenti di carne).

Quante e quali sono le referenze prodotte da Heura Foods?

I prodotti plant-based di Heura Foods
I prodotti plant-based di Heura

In Italia abbiamo ormai una decina referenze: per il pollo, nuggets, straccetti mediterranei e originali; poi i filetti che si possono usare in ricette come tacos, ripieni. Come sostituto del maiale, la salsiccia speziata e il choriburger; per il manzo, il burger, polpette e il macinato, ultimo entrato. Sono tutte sia frozen che fresh, sia in formato retail (vaschette da 160 grammi) che food service.

Quali stanno andando di più nel retail?

Nel retail siamo più presenti con il fresh: con il frozen solo al Carrefour. La referenza per cui Heura è più conosciuta sono gli straccetti mediterranei: sono straccetti vegetali di “pollo”, speziati con timo e rosmarino.

In quali insegne sono distribuiti i prodotti Heura?

Al Carrefour (con il frozen), Iperal, Tigros, Alì in Veneto e poi in diversi eCommerce come Cortilia, Glovo, Macai e altre piattaforme vegane come iVegan, VeganoBio, Coccole di gusto. Siamo in totale a oltre 500 punti di vendita in Italia (oltre 13 mila nel mondo per 20 Paesi). Stiamo lavorando ad accordi con altre insegne.

Quali sono le fonti proteiche utilizzate, sono prodotti clean label?

Dipende dai prodotti: per esempio il pollo è molto clean label. Usiamo ingredienti che i consumatori riescono a riconoscere, come la soia, che è la maggiore proteina utilizzata, olio di oliva, spezie. Ma usiamo anche altre fonti proteiche, come il pisello e la nostra tecnologia è al lavoro per utilizzarne altre.

Recentemente Heura ha raccolto oltre 4 milioni di euro attraverso la sua seconda campagna di crowdfunding. Fondi utilizzati per costruire l’Heura Lab 2.0.

La comunicazione innovativa di Heura Foods
La comunicazione innovativa di Heura

Potremo fare sperimentazione industriale “inside”, questo accorcerà i tempi di sviluppo di molti nuovi prodotti. Avremo poi anche più spazi: al momento il team è composto da una quindicina di persone e il prossimo mese raddoppierà il numero perché abbiamo in essere anche il miglioramento delle ricette degli attuali prodotti oltre che di svilupparne di nuovi.

Per il 2022 Heura ha in programma di sviluppare fino a 10 nuove innovazioni di prodotto, quali? Si spingerà anche al pesce, dairy, uova vegetali?

Certamente, vogliamo cambiare il settore delle proteine, vogliamo trasformare l’industria alimentare: il modo attuale di produrre carne è obsoleto. Sui nuovi lanci è argomento top secret. Diciamo che andremo a focalizzarci soprattutto per il segmento sandwich. Stiamo implementando le ricette di molti dei nostri prodotti: migliore gusto, ingredienti e più sostenibili.

Heura è anche il primo brand plant-based a essere certificato B Corp: quali sono i plus a livello ambientale?

La sostenibilità dei prodotti Heura Foods
La sostenibilità dei prodotti Heura

Abbandonare la carne animale consente un  risparmio del 90% di emissioni di Co2, risparmio idrico, di suolo (l’azienda nel 2021 ha risparmiato 634.403.142 litri d’acqua e 1.415.237 kg di emissioni di Co2, ndr). Essere certificati B Corp è tutt’altro che semplice. E non riguarda solo quello che fai dal punto di vista ambientale, per il pianeta. È per esempio anche quanto tu paghi le persone che lavorano per te, l’impatto sulle comunità, vari aspetti.

Qual è il posizionamento sul prezzo e quale packaging viene utilizzato?

Siamo in linea con altri prodotti presenti in Italia: è una delle difficoltà della categoria, ma l’obiettivo entro il 2025 è raggiungere la parità di prezzo con la carne. Sul packaging siamo passati dalla carta alla plastica riciclata e riciclabile: abbiamo dimostrato con i dati  che è più sostenibile.

 

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