Erbe aromatiche sgranate bio, ecco l’ultima novità in casa Citrus

Coltivate in Sicilia e lavorate a mano sono disponibili in quattro referenze: origano, peperoncino, mix di spezie con aglio e mix di spezie senza aglio

Cento per cento italiane, biologiche, coltivate in Sicilia da filiera controllata all’interno della Cooperativa Le Foglie e sgranate rigorosamente a mano. E’ questa la nuova proposta di Citrus L’Orto Italiano per la grande distribuzione, disponibile in quattro referenze: origano, peperoncino, mix di spezie con aglio e mix di spezie senza aglio.

Le erbe aromatiche sgranate, che si aggiungono a quelle già distribuite in mazzetto, sono proposte in originali confezioni salva freschezza che asseconano l’esigenza di consumatori sempre più orientati al servizio per rapidità di consumo e comodità. “Ogni astuccio contiene una busta trasparente apri e chiudi che permette di mantenere integre le proprietà organolettiche e qualitative del prodotto anche dopo l’apertura”, spiega Marianna Palella, Ceo dell’azienda romagnola.

“L’Organizzazione mondiale della sanità consiglia di utilizzare erbe aromatiche e spezie al posto del sale per insaporire i cibi e fornire al corpo umano quella piccola quantità di sodio (circa 500 mg al giorno, ndr) utile per condurre gli impulsi nervosi, contrarre i muscoli e mantenere il giusto equilibrio di acqua e minerali. Così -aggiunge la giovane imprenditrice- sul porta astuccio in cartone eco-friendly e certificato FSC abbiamo riportato l’origine dell’erba aromatica e il suo uso in cucina come valido sostituto del sale. E, per accontentare le richeste dei consumatori, nei prossimi mesi aggiungeremo nuovi aromi”.

Come avviene per tutta la sua offerta di ortofrutta, anche con le erbe aromatiche Citrus sostiene l’attività di Fondazione Umberto Veronesi. Una parte del ricavato di tutte le vendite, infatti, sarà devoluto a sostegno della ricerca nel campo della nutrigenomica, “trasformando così ogni acquisto, anche da parte dei consumatori, in un atto etico che fa bene a se stessi e agli altri”, conclude Marianna Palella.

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