La Russia blocca le importazioni di frutta e verdura dall’Ue

Lo scorso 7 agosto, in seguito all’annuncio dell’Europa di sanzioni verso la Russia, accusata di aver annesso illegalmente la Crimea, il presidente russo Putin ha annunciato l’embargo delle importazioni di carne, pesce, latticini e ortofrutta per un anno dai paesi Ue che hanno aderito alle sanzioni verso la Russia.

Un blocco che potrebbe seriamente danneggiare la già fragile situazione del settore ortofrutticolo europeo. Ogni anno l’Europa esporta verso la Russia il 10% della sua produzione di prodotti agroalimentari, un giro d’affari di 12 miliardi di euro che potrebbe essere colpito dalle misure russe.

Il commissario Ue all’Agricoltura Dacian Ciolos ha convocato una riunione degli alti esperti dei Paesi Ue per giovedì prossimo e a breve sarà operativa una task force per analizzare il potenziale impatto settore per settore e valutare possibili aiuti se necessari.

Il commissario invita gli Stati membro ad affrontare le ripercussioni dell’embargo imposto da Mosca con un approccio europeo, sottolineando che in situazioni di crisi sarà importante reagire in modo veloce e proporzionato.

Ciolos spiega di essere in contatto con i ministri europei e in particolare con quello italiano, Maurizo Martina, presidente di turno del Consiglio europeo. «Capisco le preoccupazioni espresse dagli agricoltori Ue – spiega -. Ma voglio sottolineare che la Politica agricola comunitaria ha strumenti nuovi e modernizzati per stare loro vicino, non appena sarà necessario, inclusa la nostra riserva per le crisi, già disponibile da ora».

Tuttavia l’esponente dell’esecutivo europeo confida in «un riorientamento veloce verso nuovi mercati e opportunità» in modo da ridurre l’impatto delle sanzioni.

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