Fioretto, il cavolfiore premium che non emana odori durante la cottura

Un fior (fiore) di cavolfiore: bello, buono e a spreco zero, perché si consuma interamente (lungo gambo compreso) dopo una breve scottatura. E poi gentile, perché non emana alcun odore durante la cottura. È Fioretto, la nuova scommessa di Valfrutta Fresco. È arrivato dopo due anni di test in cui è stata affinata la tecnica di produzione, in particolare riguardo il sesto d’impianto e la gestione dei trapianti (ha un ciclo di 70 giorni), e con due anni di ritardo sul lancio, a causa della pandemia. Ma ora, dall’autunno, è pronto a presentarsi ai clienti della gdo nella linea delle Le Specialità Valfrutta, proveniente dalla Sicilia dov’è coltivato in serra dalla Cooperativa agricola Piano Stella nell’ordine di 10 quintali a settimana. Ma l’obiettivo di Valfrutta è di aggiungere altri areali produttivi, in particolare per la stagione estiva, in modo da assicurarsi una produzione di qualità e made in Italy per 12 mesi l’anno e da soddisfare le richieste di forniture già arrivate da aziende di trasformazione alimentare.

Le caratteristiche del cavolfiore Fioretto

Questo cavolfiore dal gambo allungato, croccante e molto più dolce rispetto al classico cavolfiore bianco, è un brand registrato dal breeder giapponese Tokita e sta riscuotendo un successo crescente a livello globale. Molto apprezzato negli Stati Uniti e in Australia, in Europa ha come mercato-chiave la Gran Bretagna, dov’è coltivato per tre mesi nel Lincolnshire e per il resto dell’anno arriva, via aereo, dal Kenya. Ma ora, con le produzioni avviate in Sicilia, l’obiettivo è quello di assicurare ai retailer inglesi il prodotto europeo ma anche di farlo conoscere e apprezzare in altri mercati, come la Svizzera (dov’è già diffuso nell’Horeca) e l’Italia, dove i retailer che l’hanno provato lo hanno apprezzato. E dove già alcuni top chef lo hanno messo in menu, come Edoardo Locatelli della Locanda Margon di Trento (una stella Michelin).

“A nostro parere Fioretto ha delle ottime carte da giocare –spiega Davide Drei, sales manager di Valfrutta Fresco – A partire dal gusto delicato, che conquista anche chi non ama il cavolfiore tradizionale, e dal gambo tenero, interamente commestibile e che contribuisce a renderlo ancora più saporito. Ma soprattutto Fioretto introduce un nuovo modo di proporre e concepire quest’ortaggio, che si consuma interamente e che si prepara velocemente, perché basta scottarlo per pochi minuti. Così è pronto da valorizzare in tante ricette, sfruttando anche la bellezza di quest’infiorescenza che non perde colore neppure con la cottura”.

In effetti, Fioretto (o Karifurore come viene chiamato in Giappone) è stato “progettato” per essere attraente sia come aspetto sia come gusto, per conquistare anche i palati più delicati (come quelli dei bambini) e per adattare alle esigenze della cucina di oggi un prodotto come il cavolfiore, in grande “spolvero” in fatto di nutrizione ma penalizzato da alcune caratteristiche, come i lunghi tempi di cottura, l’odore  che sprigiona e il sapore spesso non brillante. Tokita ha lavorato su tutti questi aspetti ottenendo un prodotto che offre solo il bello e il buono del cavolfiore, e introducendo una proposta premium in un mercato dal grande potenziale. Da alcuni anni, infatti, è in atto una riscoperta del cavolfiore, trainata dal suo basso contenuto di carboidrati e dal buon tenore proteico, che ne fanno un alimento perfetto sia nelle diete low carb sia per l’alimentazione vegetariana e vegana. La comunicazione di queste caratteristiche è affidata ai social, dove sono pubblicati molti contenuti e le ricette realizzate in esclusiva dal noto chef Hiro.

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