Arriva la Qualità verificata per patate venete di Ruggiero

Il via libera alla concessione d’uso del marchio “Qualità verificata” della regione Veneto, arrivato lo scorso 9 luglio, dà un’ulteriore spinta al lavoro di valorizzazione delle eccellenze territoriali che l’azienda di Latina Antonio Ruggiero spa, specializzata nella produzione di patate e cipolle, sta portando avanti da un anno con la linea “Le regionali” dedicata, per il momento, alle patate coltivate oltre che in Veneto anche in Emilia- Romagna, Toscana, Lazio e Abruzzo.

Ruggiero spa - campo

La linea. «Si tratta di un discorso in continua evoluzione – spiega Valentina Deserti, dell’ufficio marketing dell’azienda –, dal momento che il nostro obiettivo è quello di estendere confini geografici di questa linea anche ad altre regioni italiane. Tra le varietà che stiamo valutando di inserire ci sono, ad esempio, le novelle siciliane. Lavoriamo già con dei produttori siciliani e stiamo pensando alla possibilità di inserire queste produzioni all’interno della linea Le Regionali già dalla prossima campagna».

La campagna. Intanto, parte in questi giorni la raccolta negli appezzamenti della Toscana, dell’Emilia Romagna e del Veneto che risultano essere di buona qualità, mentre nel Lazio, le prime scavature sono già avvenute dai primi di giugno, con buoni risultati in termini di qualità dei tuberi mentre leggermente penalizzate al momento risultano le rese.

«La riduzione della produttività – continua Deserti – in realtà va vista come una sorta di ritorno alla normalità dopo il record produttivo registrato l’anno scorso anche grazie a delle condizioni climatiche particolarmente favorevoli».

Ruggiero spa - casse

Nel Veneto le scavature delle varietà precoci sono iniziate già dai primi di Luglio, mentre in Emilia Romagna e in Toscana abbiamo dato il via alle scavature delle partite più precoci a partire dal 10 di Luglio. Ad oggi si evidenzia che le cultivar scavate sono di buona qualità ed omogeneità di calibro.

Le certificazioni. La concessione d’uso del marchio “Qualità verificata” sarà introdotta sulle etichette delle patate coltivate in Veneto già a partire dalla campagna commerciale in corso, a partire dalla fine di agosto, non appena sarà ultimato l’iter burocratico.

La concessione regionale uno dei traguardi certificativi che l’azienda si prefigge di raggiungere. È di quest’anno, infatti, la presentazione della richiesta per ottenere la certificazione Igp per la patata dell’alto viterbese e per quella del Fucino che andrà ad aggiungersi a quella della patata della Sila ottenuta l’anno scorso.

La differenziazione. «Mediante questo percorso tra i sapori e le terre italiane – spiega l’azienda in una nota ufficiale -, vogliamo riportare in auge un patrimonio composto da specialità territoriali spesso dimenticate, affermando la cultura della patata come avviene già in molti Paesi europei e riconoscendo il giusto merito a questo importante alimento nella cucina italiana. Oltre ad esaltare l’importanza delle varietà di patate tipiche del nostro paese, questo progetto si propone di migliorare il lavoro quotidiano dei produttori locali, guidandoli nell’iter produttivo dando loro la possibilità di costruire non solo reddito per le aziende agricole ma soprattutto valore al territorio. Crediamo fortemente che la tipicità e l’eccellenza delle produzioni italiane sia un patrimonio che il consumatore deve poter conoscere, apprezzare e riconoscere immediatamente a scaffale, ecco perché le confezioni della nostra linea Le regionali raccontano la storia, il territorio e il valore progetto».

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