Un passo avanti verso il tavolo nazionale sull’ortofrutta

Un catasto e una cabina di regia per l’export le priorità indicate al ministero delle Politiche agricole dai rappresentanti della filiera in vista di una tavolo nazionale sull'ortofrutta

Un catasto dell’ortofrutta e una cabina di regia per l’export, focalizzata in particolare sui mercati extra-Ue. Sono le due priorità indicate ieri al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali dai rappresentanti della filiera ortofrutta alla presenza del viceministro, Andrea Olivero, che ha coordinato i lavori insieme al capodipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, Giuseppe Blasi, e al direttore generale, Felice Assenza.

Non si è trattato della convocazione ufficiale del tavolo nazionale sull’ortofrutta, ma di un passo avanti importante verso questo traguardo, visto che all’appuntamento hanno partecipato i rappresentanti di tutta la filiera, con le Unioni nazionali dei produttori (Italia Ortofrutta e Unaproa), le organizzazioni agricole professionali (Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri), Alleanza delle cooperative agroalimentari, Cso Italy, Fruitimprese, Italmercati, Fedagro Mercati, Federdistribuzione, Ue Coop, Cna, Fida Confcommercio e le Regioni più vocate del settore.

“Le superfici investite ad ortofrutta si vanno complessivamente riducendo (-11,1% tra il 2010 e il 2015) ha detto Davide Vernocchi, coordinatore del settore ortofrutticolo di Alleanza cooperative agroalimentari – a fronte di una stabilità dei volumi produttivi dovuta all’aumento delle rese produttive. L’incidenza del comparto ortofrutticolo sul valore della produzione agricola nazionale è stabile al 23% e con 4,4 miliardi di euro di export, siamo al sesto posto tra i principali paesi esportatori europei. La concorrenza fuori e dentro l’Europa è fortissima e siamo chiamati pertanto a lavorare tutti insieme per rafforzare il comparto puntando su alcuni asset strategici”.

 

Un catasto ortofrutticolo e l’apertura di nuovi mercati extra-Ue

La prima priorità, la realizzazione di un catasto ortofrutticolo, ha l’obiettivo di migliorare la programmazione degli investimenti e del rinnovamento varietale. “Elemento cardine di una qualsiasi programmazione o strategia sui mercati – ha spiegato il coordinatore ortofrutticolo dell’Alleanza – deve essere la conoscenza e l’aggiornamento costante dei dati inerenti le produzioni e le superfici ortofrutticole, che diventa di fondamentale importanza per prevenire situazioni di crisi”.

Altra priorità da affrontare è l’apertura di nuovi mercati di sbocco nei Paesi extraeuropei per l’export ortofrutticolo. Fondamentale in tal senso la creazione di una cabina di regia per definire orientamenti strategici a cui far seguire azioni di supporto indispensabili per aprire nuovi mercati  e favorire l’internazionalizzazione, sia in sede nazionale che europea.

I due obiettivi emersi durante la riunione al Mipaaf saranno nell’ordine del giorno della prima convocazione del tavolo nazionale sull’ortofrutta.

 

Ortofrutta agli indigenti e più controlli fitosanitari alle frontiere 

Fondamentali lo sviluppo di nuove iniziative insieme agli enti caritativi per la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi e trasformati agli indigenti e l’attuazione nazionale del nuovo sistema europeo di prevenzione fitosanitaria con maggiori controlli alle importazioni da paesi terzi contro l’introduzione di organismi nocivi.

 

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