Distretti del cibo e Xylella, Bellanova ci mette 30 milioni di euro

Al via due misure per il territorio: il primo bando Mipaaf per lo sviluppo delle filiere e il finanziamento per le aree colpite dal batterio

Teresa Bellanova

E’ partito oggi il primo bando nazionale per il finanziamento dei Distretti del cibo, strumento per garantire risorse e opportunità per la crescita e il rilancio a livello nazionale di filiere e territori. Al via, sempre oggi, anche il bando per il finanziamento di contratti di distretto nell’area colpita da Xylella, secondo quanto previsto dalle leggi di bilancio 2018 e 2019.

“Investiamo nella progettazione territoriale per favorire la crescita dell’Italia -ha detto la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova-. Abbiamo lavorato con le Regioni per mettere a punto un bando, il primo, che dia stimolo a una nuova stagione dei distretti del cibo”, ha precisato la ministra, confermando che c’è molto interesse e fermento in tutti i territori.

I bandi finanziano progetti da 4 a 50 milioni di euro di investimenti con un’ampia tipologia di spese ammissibili. Le risorse disponibili in conto capitale ammontano a 18 milioni di euro per il bando dei distretti del cibo e a 13 milioni per il distretto Xylella, che utilizza fondi diversi rispetto allo stanziamento di 300 milioni del Piano recentemente approvato in Conferenza Stato-Regioni. Se la richiesta di fondi superasse la disponibilità, precisa infine il ministero, è previsto un tetto massimo al contributo a fondo perduto per singolo programma di investimenti pari a 2,5 milioni.

I distretti del cibo

La legge definisce Distretti del cibo come: i distretti rurali e agroalimentari di qualità già riconosciuti o da riconoscere; i distretti localizzati in aree urbane o periurbane caratterizzati da una significativa presenza di attività agricole volte alla riqualificazione ambientale e sociale delle aree; i distretti caratterizzati dall’integrazione fra attività agricole e attività di prossimità; i distretti biologici.
Per garantire lo sviluppo di tutto il territorio e non solo delle singole filiere, i Distretti opereranno attraverso programmi di progettazione integrata territoriale.

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