Cambio ai vertici dei Consorzi di Vignola. Dopo la scomparsa, nel mese di settembre, di Andrea Bernardi, storico presidente di entrambi, alla presidenza del Consorzio di Tutela della Ciliegia di Vignola Igp è stato nominato Pier Giorgio Lenzarini mentre alla guida del Consorzio della Ciliegia, della Susina e della Frutta Tipica di Vignola è stato scelto Stefano Cavani. I due Consorzi continueranno a essere gestiti con un’unica amministrazione e coordinamento in capo al direttore Walter Monari.
Chi sono i nuovi nominati
Pier Giorgio Lenzarini, 61 anni, produttore agricolo con azienda a Valsamoggia, che gestisce insieme al fratello Alberto, è vicepresidente di Agrintesa. Il nuovo presidente sarà affiancato in qualità di vicepresidente da Stefano Cavani.
“Andrea Bernardi -afferma Lenzarini– è riuscito, partendo da zero, ad aggregare oltre l’80% della produzione delle ciliegie di Vignola. Oltre alle sue competenze tecniche, possedeva una straordinaria capacità di dialogo con tutti gli attori della filiera. Ha saputo trovare una sintesi tra le diverse esigenze e guidare il Consorzio al successo. Sono qualità che continueranno a ispirare il nostro lavoro”.
Stefano Cavani guiderà il Consorzio della Ciliegia, della Susina e della Frutta Tipica di Vignola, mentre Pier Giorgio Lenzarini ne assume la vicepresidenza insieme a Giampaolo Pelloni. Cavani, 54 anni, ha un’azienda frutticola a Spilamberto e ricopre da tempo anche la carica di presidente del Consorzio fitosanitario provinciale di Modena, è dirigente della Federazione provinciale Coldiretti di Modena ed è consigliere della Cantina Settecani.
“Porteremo avanti in modo unito e coeso il lavoro avviato da Bernardi -spiega Cavani-. Il nostro impegno sarà volto a sostenere i nostri agricoltori, aiutandoli ad aumentare la produzione e la redditività, sostenendoli nel ricambio generazionale e nelle nuove sfide. Intendiamo sviluppare ulteriormente i campi sperimentali di Vignola per il ciliegio e il susino, con l’obiettivo di individuare soluzioni migliorative sia per le coperture sia per i portinnesti. Fra questi, una priorità è aumentare la precocità della messa a frutto, fondamentale per sostenere la sempre più veloce evoluzione varietale”.











