Non servono i pesticidi per difendere il ciliegio. Contro insetti nocivi, piogge e grandine, basta la rete Protecta System. Una soluzione green, proposta da Arrigoni, azienda leader a livello internazionale nel settore tessile tecnico per l’agricoltura.
I test condotti su Protecta sono stati realizzati sottoponendo il tessuto all’intensità di pioggia di un nubifragio
Il ciliegio, come il pesco o la prugna, può subire danni importanti a causa di piogge eccessive, sempre più comuni nella stagione di maturazione dei frutti. Come per l’attacco di insetti nocivi, quali la temibile Drosophila Suzukii. La ricerca Arrigoni ha messo a punto Protecta, un innovativo prodotto ad hoc.
Realizzata in monofilo fittissimo (39 fili per centimetro quadrato), contiene additivi speciali per aumentarne la durata e favorire lo scivolamento della pioggia all’esterno. Il tessuto a rete consente di ridurre il passaggio dell’acqua del 90% circa. “I test condotti su Protecta – spiega Giuseppe Netti, agronomo di Arrigoni – sono stati realizzati sottoponendolo a una intensità di pioggia di 60 mm/h, ovvero le medesime condizioni di un nubifragio.
Si tratta di un nuovo concetto di copertura che garantisce molteplici vantaggi, oltre la riduzione della percentuale di passaggio dell’acqua. Come il mantenimento di un sufficiente passaggio d’aria e un buon microclima, elevata resistenza meccanica, lunga durata nel tempo (in Italia oltre 6 anni), protezione da grandine, vento, gelo e sole”.
Un nuovo concetto di copertura più efficace dei film plastici o retinati totalmente impermeabili
Finora la problematica della pioggia negli impianti di ciliegio veniva affrontata mediante coperture in film plastico o retinato totalmente impermeabile. La riduzione del passaggio dell’aria favorisce però un ambiente umido con il rischio di “danneggiamento o riduzione del raccolto” come sottolinea Netti. Nella versione System di Protecta il tessuto antipioggia è, inoltre, integrato dalla protezione laterale fornita dagli schermi Biorete, efficaci nell’impedire che gli insetti nocivi raggiungano i raccolti, come la temibile Drosophila Suzukii.