Macfrut rilancia con decisione la Berry Area 2026, che si presenterà con uno spazio espositivo ampliato, un programma scientifico potenziato e un respiro sempre più internazionale.
Il programma, tra novità e conferme

Il programma si articolerà in tre giorni di conferenze, con speaker internazionali, sessioni tecniche, presentazioni di novità varietali. Due le novità:
Berry Dashboard, una postazione interattiva che permetterà di esplorare e analizzare le dinamiche del mercato al dettaglio dei piccoli frutti dal 2020 a oggi.
Berry’s Bar: situato nello spazio piscine fra i padiglioni (vicino all’ingresso del padiglione B2), sarà il nuovo punto di incontro della fiera. Un luogo dedicato a networking e relazioni, dove gustare cocktail ai piccoli frutti e alle fragole.
Confermati i due percorsi esperienziali che nel 2025 hanno attirato l’attenzione del pubblico:
Berry Shop: il supermercato virtuale che raccoglie e confronta le referenze di mirtilli presenti in 20 punti di vendita della gdo di una grande città italiana.
Berry Taste: il percorso di degustazione e valutazione di fragole e mirtilli che porta ai visitatori le più recenti innovazioni dei breeder internazionali.
“Quest’anno -spiega Bruno Mezzetti, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico – abbiamo scelto di dedicare uno spazio particolare al tema delle varietà di fragola clonali o da seme, un argomento che sta acquisendo rilevanza sia nella ricerca genetica sia nelle strategie produttive.
Non mancheranno discussioni su tematiche cruciali per l’innovazione, dagli obiettivi dei programmi di breeding (resilienza e qualità), al nuovo ruolo della micropropagazione per produrre piante di elevata qualità sanitaria, fino a una riflessione su cosa può fare l’Ai.
Dopo la presentazione delle novità varietali da parte delle aziende, una tavola rotonda affronterà la domanda chiave: quale varietà piantare, tra sfide tecniche, agronomiche e opportunità di mercato”.
I dati
Il settore che in Italia vale oltre 621 milioni di euro e continua a registrare incrementi, con una crescita del +15% nel 2024. “Nuove varietà da un lato e il rapporto grande distribuzione/consumatore dall’altro saranno il fulcro dell’evento- afferma Thomas Drahorad, promotore dell’iniziativa-. Per continuare a sostenere un trend del mercato che gli operatori, nel corso della precedente edizione, avevano visto in crescita di almeno il 10% fino al 2030”.











