Il Mipaaf finanzia la distribuzione di frutta spagnola nelle scuole italiane

Davide Vernocchi, coordinatore ortofrutticolo dell’Alleanza Cooperative Agroalimentari, ha commentato la distribuzione di frutta spagnola nelle scuole

La frutta spagnola viene promossa nelle scuole italiane con il contributo del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. È accaduto in alcune scuole dell’Emilia Romagna, regione leader nell’ortofrutta.

Lo ha segnalato Davide Vernocchi, coordinatore ortofrutticolo dell’Alleanza Cooperative Agroalimentari, parlando della distribuzione di albicocche importate dalla Spagna in diverse scuola dell’Emilia Romagna: “Desta imbarazzo e sconcerto il fatto che in diversi istituti scolastici dell’Emilia Romagna vengano distribuite in queste settimane albicocche di provenienza spagnola nell’ambito del programma di educazione alimentare Frutta nelle scuole del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali”.

Anche se non c’è alcuna violazione della normativa Ue, il bando comunitario del progetto non obbliga infatti le aziende a rifornirsi di prodotto coltivato nel proprio paese, secondo Vernocchi il fatto rappresenta “una grave anomalia” legata a intenti “speculativi” considerando anche la disponibilità sul mercato in queste settimane di abbondanti quantità di prodotto italiano.

In molti casi, inoltre, fa sapere sempre Vernocchi – il prodotto spagnolo in distribuzione è anche di qualità scadente e fa accrescere la sfiducia che i produttori nutrono nei confronti delle istituzioni. “Si spendono sempre tante belle parole sulla sostenibilità ambientale e territoriale, ma spesso poi nei fatti non c’è coerenza con quanto si afferma. Facciamo pertanto appello a tutte le imprese ortofrutticole coinvolte a vario titolo nel programma ministeriale perché siano, loro per prime, protagoniste della valorizzazione del prodotto italiano e perché non si verifichino più altri casi di forniture di frutta spagnola preferita a quella italiana”.

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1 commento

  1. Se il prodotto è di “qualità scadente” va contestata la fornitura, che viene proposta, dall’etichetta, come I cat.
    Ma se le albicocche sono intere, sane, pulite, prive di parassiti o patogeni e relativi danni, prive di umidità esterna anormale, prive di odori e saporti estranei, omogenee per colore, pezzatura, varietà, in cosa sarebbero di “qualità scadente”?

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