Cipolle, si inizia a parlare di segmentazione d’uso?

Al primo Onion Day della ditta sementiera Cora Seeds dati sui consumi elaborati da Cso Italy e prove tecniche di comunicazione al consumatore

Elenka F1

I consumi di cipolle in Italia sono aumentati del 10% in dieci anni; in particolare, dopo un lieve calo nel 2013, il trend si è poi mantenuto positivo con prezzi costanti nel tempo. Non solo, osservando i consumi per trimestre, non c’è periodo dell’anno in cui si consuma di più, solo un leggero aumento tra aprile e giugno, ma si tratta di un consumo destagionalizzato.

Sono queste alcune delle evidenze messe in luce da Barbara Brunello del Cso Italy al primo Onion Day organizzato dalla ditta sementiera Cora Seeds venerdì scorso a Imola (Bologna). “Le cipolle evidenziano fidelizzazione elevata dei consumi, basti pensare all’impiego in cucina che è irrinunciabile – ha detto Brunello – E la penetrazione è molto elevata, mediamente al 90%, con stabilità anche nei volumi consumati: tra i 10 e gli 11,3 kg annui per famiglia”.

La produzione italiana di cipolle si attesta sulle 400mila tonnellate; dal 2003 al 2017 la superficie destinata a cipolle è rimasta stabile (12mila ettari), ma nel 2019 è cresciuta del 7% rispetto all’anno prima. Prima regione produttrice è l’Emilia Romagna (oltre 3.000 ettari, il 24% del totale), seguita da Puglia (1.800 ha, il 15%), Piemonte (1.700, 14%), Sicilia (1.440, 12%) e Campania (1.200, il 10%).
L’export oscilla tra le 34 e le 47mila ton annue, il 10% della produzione nazionale. Il 90% è dunque indirizzato al mercato interno. In cresscita le importazioni, da 40mila ton del 2005 fino alle 790mila del 2018.

Un passaggio della presentazione di Maurizio Bacchi, Ad Cora Seeds

La ditta cesenate Cora Seeds ha organizzato l’Onion Day per mettere a confronto le esperienze degli operatori internazionali di fronte al dilagare del disseccamento fogliare precoce delle cipolle causato dal fungo patogeno Stemphylium, ma l’incontro ha rappresentato anche l’occasione per parlare di altre difficoltà che il settore deve affrontare. Per esempio, comune ad altri comparti, è risultata la necessità (sottolineata da più interventi) di comunicare meglio al consumatore quanto si fa lungo la filiera. Le confezioni, per esempio, non hanno in etichetta il nome della varietà o altre informazioni utili a trasmettere il valore delle nostre eccellenze. E anche le destinazioni d’uso permetterebbero di facilitare l’impiego in cucina: le rosse in insalata e insieme al pesce, la dorata per la zuppa e i soffritti, la bianca alla griglia e via di seguito.

L’innovazione varietale Cora Seeds

Le nuove varietà Cora Seeds si caratterizzano per essere monocentro (caratteristica che riduce gli scarti e permette di ottenere fette ad anello) e per avere colore intenso e distinguibile, originalità, vestitura delle tuniche resistenti alle manipolazioni, resistenza a Fusarium e Pink root, ai tripidi e a lunghi stoccaggi. E qualità e adattabilità ambientale si traducono in vantaggi per il consumatore che, così, ha a disposizione prodotti gustosi e, al tempo stesso, sicuri.

Zelda F1

Tra le nuove varietà (la rossa Fiamma F1, la bianca Lyrika F1 e la gialla Elenka F1) una citazione particolare merita Zelda F1: un incrocio che presenta buccia dorata e interno rosso.

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