Andamento prezzi ortofrutta in Italia al 14 settembre

Quotazioni in ribasso per le mele, con l’arrivo della Royal Gala di montagna e delle prime Granny Smith: salgono per le pere, susine e pomodori

Leggeri cali per il prezzo dell’uva da tavola, la cui domanda è ampiamente sostenuta dalle grandi produzioni nazionali
Cala leggermente il prezzo dell’uva da tavola, la cui domanda è sostenuta dalle grandi produzioni nazionali

In ribasso le quotazioni delle mele, con l’arrivo della Royal Gala di montagna e delle prime Granny Smith; leggero calo anche per l’uva da tavola. Prezzi invece leggermente in aumento per le pere, rappresentate per la maggior parte da William, Coscia, Carmen e Red Bartlett (ancora esigue le quantità di Abate). In leggero aumento anche per susine e pomodori. Situazione stabile per i fichi d’India, ancora nel pieno della campagna, e per i meloni che, grazie al clima, risentono di una domanda sostenuta.

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 14 settembre 2020. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio, nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 14 settembre in PDF cliccando qui

Fichi d’india: prezzi stabili

Situazione stabile per i fichi d’India, ancora nel pieno della campagna nel Sud Italia. La qualità si attesta su livelli alti e la produzione è proporzionata alla domanda.

Mele: prezzi in calo

Con l’arrivo delle Royal Gala di montagna e delle prime Granny Smith si osserva un primo ribasso per le quotazioni delle mele, la cui produzione sembra superiore rispetto a quella del 2019. Le quotazioni sono tuttavia ancora superiori alla media del periodo. Il prodotto è ancora principalmente proveniente dalle zone delle Pianura Padana.

Meloni: prezzi stabili

Quotazioni stabili per i meloni, ormai giunti a fine campagna. Le temperature ancora calde determinano un livello della domanda ancora sostenuto, soprattutto per quanto riguarda il prodotto di qualità elevata. Le quotazioni restano più alte rispetto allo stesso periodo del 2019.

Pere: prezzi in aumento

Quotazioni leggermente in aumento per le pere, rappresentate per la maggior parte da Williams, Coscia, Carmen e Red Bartlett. Le quantità di Abate sono ancora esigue e i prezzi sono in aumento, complice problemi di alternaria che hanno fortemente danneggiato gli impianti.

Pomodori: prezzi leggermente in aumento

Le quotazioni dei pomodori, com’è tipico per il periodo, presentano una situazione di tendenziale stabilità, con aumenti osservabili sui ciliegini e sui cuore di bue, maggiormente richiesti. Presenti ancora buone quote di prodotto olandese per quanto riguarda il pomodoro a grappolo.

Susine: prezzi leggermente in aumento

La commercializzazione delle susine è regolare e continua, con un buon livello della domanda e qualità elevata. Se segnalano aumenti soprattutto per la Stanley e per tutte le varietà di “Tipo Black”, per cui si osserva il maggior interesse da parte dei consumatori.

Uva da tavola: prezzi leggermente in calo

Leggeri cali per il prezzo dell’uva da tavola, la cui domanda è ampiamente sostenuta dalle grandi produzioni nazionali. Buono il livello di domanda anche per le varietà Apirene.

 

 

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