Scegliere una buona mela, anche se non è perfetta fuori. Così il consumatore può contribuire a ridurre lo spreco alimentare, operando anche una scelta conveniente. Come MelaSì, prodotta del Consorzio Melinda: buona dentro e diversa fuori.
L’abito non fa il monaco: l’impegno di Melinda per la sostenibilità
MelaSì ha lo stesso sapore e genuinità delle mele Melinda Dop. E uguale varietà: Golden, Red, Renetta, Gala, Fuji ed Evelina. L’unica differenza è nella buccia. Essendo stata segnata da vento, gelo e grandine, non brilla per perfezione di forma e splendore del colore. È, dunque, una “gemella diversa” che non raggiunge gli standard sulle mele di primissima scelta. Una pura questione estetica. Ma con il vantaggio di un prezzo più conveniente, senza perdere alcunché come gusto e i preziosi benefici di un prodotto prebiotico.
Con la scelta di portare sul mercato MelaSì, il Consorzio Melinda, che raggruppa sedici cooperative ortofrutticole alle quali confluiscono le proprie mele 4mila soci frutticoltori della Val di Non e Val di Sole, dimostra la sua grande attenzione alla sostenibilità, che non è solo ambientale ma anche economica e sociale. Basti ricordare che ha trasformato tutti gli impianti di irrigazione a pioggia con quelli a goccia (tecnica israeliana) con un risparmio idrico del 50%.