Apofruit chiude la liquidazione estiva 2025 con un risultato in crescita, nonostante un’annata caratterizzata da cali produttivi significativi. Sono stati infatti riconosciuti ai soci 28 milioni e 700 mila euro, pari a un incremento del 14,6% rispetto allo scorso anno. Il dato assume particolare rilievo se confrontato con la riduzione dei conferimenti, scesi a 274.000 quintali contro i 333.000 del 2024, per un calo complessivo del 17,8% dovuto soprattutto agli eventi climatici primaverili. “Anche quest’anno salderemo a tutti i nostri soci la liquidazione estiva entro Natale” affermano il presidente Mirco Zanotti e il direttore generale Ernesto Fornari.
Calo produttivo maggiore per le pere
“È una liquidazione decisamente positiva, soprattutto considerando il contesto produttivo -spiega Zanotti-. Negli ultimi anni le produzioni estive, ovvero pesche, nettarine, albicocche, ciliegie, susine, pere estive e ortaggi stagionali, avevano sofferto. Ormai da oltre cinque anni registriamo una maggiore stabilità e valori molto interessanti che riconosciamo ai soci”.
Le pere mostrano il calo più marcato: 4.000 quintali rispetto ai 9.300 dello scorso anno, con il biologico sceso a 1.400 quintali dai precedenti 2.300. Riduzioni anche per le albicocche, che passano da 48.000 a 38.000 quintali nel convenzionale e da 30.000 a 27.000 nel bio. “Il settore pere continua a pagare gli effetti della cimice asiatica e delle oscillazioni climatiche, che da sei-sette anni condizionano superfici e rese”.
“Con un -18% di quantità siamo comunque riusciti a liquidare un +14,6% -fa notare Fornari-. I prezzi sono stati tali da compensare il calo delle produzioni. Da più di un lustro il mercato di pesche, nettarine, albicocche, susine e ciliegie mantiene una buona stabilità e crediamo che questo possa incoraggiare nuovi investimenti. Oggi, peraltro, esistono varietà più resistenti e adatte anche a condizioni climatiche complesse. Gli impianti devono essere coperti e possono contare sui contributi Ocm e Psr, che arrivano a coprire fino al 60% dell’investimento. Con circa 40.000 euro/ha si realizza un impianto di drupacee o kiwi, mentre per le mele, ad esempio, servono fino a 70.000 euro/ha”.
Le liquidazioni in dettaglio
Il direttore commerciale Mirco Zanelli illustra le liquidazioni riconosciute ai produttori.
In Emilia-Romagna le pesche gialle extra sono state liquidate a 1,40 €/kg e le standard a 1,06; le nettarine gialle extra a 1,27 e le standard a 1,00; le nettarine bianche extra a 1,37 e standard a 1,04. In Puglia il convenzionale registra 1,07 €/kg per le pesche gialle, 1,08 per le nettarine gialle e 1,07 per le bianche. Per il biologico, pesche gialle a 1,43, nettarine gialle a 1,46, nettarine bianche a 1,45.
Per le albicocche, l’Emilia-Romagna registra 1,55 per l’extra, 1,38 per lo standard e 1,85 per il bio; la Puglia, 1,55 euro il chilo per l’extra, 1,29 euro il chilo per lo standard e 1,65 euro il chilo per il bio; la Basilicata, 1,50 per il convenzionale e 1,73 per il bio.
Le ciliegie segnano 4,13 €/kg in convenzionale e 6,52 nel bio in Emilia-Romagna; a Vignola, dove Apofruit è presenti con l’Igp, si registra 4,41 €/kg per il convenzionale; in Puglia 4,40 €/kg per il convenzionale e 4,60 €/kg per il biologico.
Per le susine, le liquidazioni sono: Fortune Emilia-Romagna 0,61 €/kg (convenzionale) e 1,05 €/kg (bio); zona di Aprilia 0,55 €/kg; Crimson Glo Emilia-Romagna 0,69 €/kg e 1,10 €/kg (bio); Aprilia 0,60 €/kg; TC Sun Emilia-Romagna 0,71 €/kg convenzionale e 1,01 €/kg in biologico; zona di Aprilia 0,74 €/kg. Per le Stanley, in Emilia-Romagna le liquidazioni medie sono state di 0,60 €/kg nel convenzionale e 0,75 €/kg nel bio; le President, sempre in Emilia-Romagna, sono state liquidate a 0,70 €/kg in convenzionale e 0,80 €/kg in biologico.
Nelle pere estive la cooperativa ha previsto una valorizzazione aggiuntiva del +5% per il prodotto coperto. Guardando alle varietà, la Carmen 55+ registra 1,05 €/kg nel convenzionale e 1,40 €/kg nel bio, mentre Santa Maria 55+ si attesta a 1,01 €/kg nel convenzionale e a 1,39 €/kg nel bio.
Per gli ortaggi estivi, le patate novelle al selenio sono state liquidate a 0,40 €/kg, le cipolle gialle a 0,35 €/kg, le rosse e bianche a 0,38 €/kg, mentre il biologico segna 0,55 €/kg per le gialle e 0,65 per le colorate.
Da segnalare anche le prime produzioni di nettarine piatte bio a polpa bianca e gialla che sono state liquidate fra 1,80 e 1,95 €/kg, che si aggiungono alle pesche platicarpe bianche bio che sempre in Puglia sono state liquidate 1,54 €/kg.












