Una ciliegia tira l’altra: e anche i record. Almeno questo è quello che capita in casa Salvi Vivai. Nel ceraseto sperimentale dell’azienda di Runco di Portomaggiore (Ferrara) è stato raccolto un nuovo frutto da record: una ciliegia di ben 27,69 grammi con un calibro di 41,07 della varietà Sweet Saretta.
Ricerca e innovazione, agricoltura di precisione e partnership con le università i punti di forza di Salvi Vivai
L’ennesima super ciliegia è stata scoperta in occasione di un evento di degustazione e celebrazione per il Guinness World Records recentemente conquistato da Salvi Vivai grazie alla varietà Sweet Stephany: il super frutto, con peso di 26,45 grammi, aveva battuto il record mondiale precedente di 23,93 grammi.
“Da sempre la ricerca e la sperimentazione per Salvi Vivai è un punto di forza –fa notare Silvia Salvi, amministratore di Salvi Vivai-. Le nostre partnership con istituti di ricerca ne sono la dimostrazione. Cerchiamo di essere sempre all’avanguardia nei processi produttivi. L’investimento nell’agricoltura di precisione ne è un esempio. Fondamentale in tutto questo è l’innovazione nella selezione e nello sviluppo delle risorse umane”.
“Il programma da cui sono nate le Sweet è partito più di trenta anni fa all’Università di Bologna, con il coordinamento del professore emerito Silviero Sansavini e del dottor Stefano Lugli: un lungo processo di incroci e selezioni realizzato con metodi tradizionali” spiega Stefano Tartarini, professore al dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna e neo responsabile del progetto Sweet.
In collaborazione con 13 Centri di ricerca internazionali ha contribuito alla registrazione di 40 brevetti
Salvi Vivai produce e vende piante di fragole, melo, pero, ciliegio e portinnesti. Attraverso il Civ, Consorzio di ricerca di cui Salvi Vivai è tra i fondatori, sviluppa la selezione e la diffusione di nuove varietà di piante di fragola e da frutto, brevettate. Inoltre, in collaborazione con altri 13 Centri di ricerca internazionali, ha contribuito alla registrazione di 40 brevetti (10 di mele e 30 fragole).
Tra le nuove tecniche di coltivazione introdotte, il ceraseto ad altissima densità e “senza scala”, che permette ai produttori di entrare in produzione già dopo due anni, con un risparmio considerevole di manodopera e utilizzo di fitofarmaci grazie alla presenza di reti antigrandine e antinsetto. “Pur essendo un mercato giovane, nell’ultimo anno la vendita delle piante ha visto un incremento significativo pari a +32,5%, attestandosi su quasi 400 mila ciliegi venduti, con un export del 70%” fa notare Andrea Bagnolini, direttore commerciale Salvi Vivai.