Si è conclusa positivamente la campagna commerciale 2025 della Pesca e Nettarina di Romagna Igp. Buona risposta del mercato sia in Italia, dove ha beneficiato del rinnovato interesse da parte della distribuzione organizzata e del consumatore finale verso i prodotti locali di origine certificata, sia in Germania, dove il prodotto, oltre ad essere consumato tal quale, è utilizzato ampiamente per smoothie e ricette plant-based.
I consumi di pesche e nettarine in Italia sono cresciuti del 4% negli ultimi due anni
Elisa Macchi, direttrice di Cso Italy, braccio operativo del Consorzio, rileva, guardando i dati storici, un consolidamento della superficie produttiva in Romagna, dopo il crollo degli anni intorno al 2020. “C’è una ripresa e soprattutto un costante rinnovamento varietale che porta a una offerta di qualità più alta. Fondamentale proseguire nella valorizzazione del marchio Igp.
Italia, Grecia e Spagna -spiega- consumano il 70% dell’intera produzione e l’Italia è leader per consumi procapite di pesche e nettarine con circa 15 Kg annui per famiglia (dati Yougov). I consumi di pesche e nettarine negli ultimi due anni (2023 e 2024) in Italia sono cresciuti del 4%, un aumento che ha interessato in modo particolare le nettarine. I dati disponibili relativi alle prime fasi della campagna 2025 evidenziano un calo di consumi rispetto allo scorso anno, dovuto in particolare alla minore disponibilità di prodotto nel mese di giugno.
I soci: investire nelle cultivar, progetti di filiera e comunicazione

Riscontri positivi arrivano dai soci del Consorzio (Agribologna, Apo Conerpo con Alegra e Naturitalia, Apofruit, Aop Italia, Consorzio Il Frutteto, Consorzio Ortofrutticolo di Romagna, Granfrutta Zani, Orogel Fresco, Tozzi Frutta, Zavoli), che hanno sostenuto e cofinanziato le iniziative promozionali del progetto di comunicazione Psr della Regione Emilia-Romagna, attivo nel biennio 2024- 2025.
“La crescente attenzione verso le produzioni certificate e il legame con il territorio ci spinge a investire ancora di più in comunicazione, sostenibilità e innovazione -dichiara Paolo Pari, presidente del Consorzio Pesca e Nettarina di Romagna Igp-. Il supporto del progetto Psr finanziato dalla Regione Emilia-Romagna ha consentito di realizzare contenuti informativi ed eventi che hanno riscontrato grande interesse da parte del pubblico coinvolto. È necessario aggiornare costantemente il panorama varietale del disciplinare di produzione, aggiungendo le nuove varietà eredi geneticamente delle storiche cultivar. Come Consorzio avanzeremo la domanda di revisione agli organi competenti”.
Anche per Agribologna, la campagna commerciale ha registrato segnali interessanti di ripresa, evidenziando un forte interesse per i progetti di filiera sia da parte delle principali insegne della grande distribuzione organizzata sia dei consumatori . “Il progetto è più che positivo -dichiara Sergio Zavoli, produttore Socio di Agribologna e presidente di Conor-. La chiave per il futuro è sicuramente l’aggiornamento costante dell’elenco varietale. L’introduzione di cultivar più recenti e performanti ci consentirà di elevare ulteriormente la qualità dell’offerta”.
“Antonio Zani, responsabile commerciale di Granfrutta Zani- conferma un leggero aumento dei volumi e l’inserimento di nuovi clienti “C’è sempre più interesse per la tipicità e il localismo”.
“Quello che paga è un localismo vincente, perché ovunque dire Romagna significa dire frutta di qualità -concorda Andrea Bini, responsabile commerciale del Consorzio Il Frutteto-. Abbiamo lavorato molto bene con insegne che non hanno marca privata e che, grazie all’Igp, hanno rafforzato l’identità e la personalità della loro offerta. Sono andati molto bene anche i mercati all’ingrosso. Quello che conta è dare un prodotto di alta qualità: come Consorzio Il Frutteto stiamo facendo un progetto di filiera proprio su questo tema”.
“Pesca e nettarina di Romagna Igp è un marchio richiesto e differenziante -dichiara Mirco Zanelli, direttore Commerciale di Apofruit-. Sarà sempre più importante presidiare i punti di vendita dando la giusta visibilità all’Igo perché i risultati ci sono”.
“Abbiamo ampliato la nostra rete di clienti -fa sapere Vincenzo Finelli, direttore di Orogel Fresco- e sono aumentati i volumi venduti. Anche sul mercato tedesco si riscontra un maggiore interesse delle insegne”.
“La comunicazione realizzata nel corso di questo biennio dal Consorzio con il sostegno del Psr della Regione Emilia-Romagna si è rivolta al consumatore con strumenti digital ( social e campagne You Tube) e ha dato buoni risultati -rimarca Enrico Bucchi, direttore commerciale di Alegra-. Si potrà crescere ancora, aumentando gli investimenti in comunicazione e innovando il panorama varietale che dovrà essere sempre più in linea con le sfide di oggi legate alla resistenza ai patogeni e all’adattamento ai cambiamenti climatici”.
“Dobbiamo investire insieme per rafforzare il marchio, perché la competizione sarà sempre più agguerrita” ha concluso Gabriele Ferri, direttore di Naturitalia.
 
		












