Un’estate a ritmo di anguria

A buccia nera o verde, è sempre il frutto-bandiera della stagione calda, cresce la senza semi

Morgan RZ, varietà di anguria precocissima

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Frutto estivo e conviviale per eccellenza, l’anguria in Italia si è lasciata alle spalle nel 2024 una stagione contraddittoria: da un lato la produzione ha sostanzialmente tenuto le posizioni o, nel caso delle angurie a buccia nera, addirittura ha conosciuto un incremento attorno al 30%. Dall’altro però le basse temperature che hanno caratterizzato la stagione estiva nei principali mercati d’esportazione ha limitato la domanda con conseguente calo dei prezzi nell’ordine del 30-40%. Eppure l’anguria italiana continua a essere un prodotto estremamente richiesto tanto sul mercato nazionale quanto in altre parti del mondo come Europa e Medio Oriente, anche in virtù dell’eccellente produzione che arriva dalle zone maggiormente vocate come la Pianura Padana e le assolate pianure del Sud. Non solo, ma negli ultimi anni le principali aziende produttrici hanno sviluppato il settore delle mini-angurie senza semi, destinate al consumo di nuclei famigliari mono- o bi-componente, eliminando così in un colpo solo il problema delle grandi pezzature – generalmente funzionali alle tavolate numerose – e l’antipatico balzello dei semi da sputare. Cultivar di nuova creazione, frutto di un accurato processo di selezione genetica che stanno lentamente rimpiazzando sugli scaffali quelle tradizionali anche in virtù delle loro eccellenti caratteristiche organolettiche e gustative.

La perla preziosa delle angurie italiane

Vera e propria apripista del settore, Perla Nera è il brand con cui viene commercializzata l’anguria midi a buccia nera dalla polpa dolce e croccante, uno dei fiori all’occhiello di Peviani, l’azienda da oltre 100 anni si occupa di produzione e distribuzione di prodotti ortofrutticoli. A essa si affianca ora in esclusiva anche Solinda, la mini anguria senza semi dalla buccia verde di pezzatura ridotta e dal gusto maxi. “Ci aspettiamo -spiega il direttore commerciale Andrea Peviani- un incremento delle vendite non solo per l’aumento delle superfici interessate e l’allargamento del periodo di vendita, ma anche perché Perla Nera e Solinda sono molto ben caratterizzate ed esprimono standard qualitativi alti nelle categorie che rappresentano. Sono varietà stabili e consolidate che danno risposte costanti nel periodo”. Per questa stagione Peviani si concentrerà sull’ampliamento del periodo produttivo. Sono attese maggiori quantità nel precoce per un maggiore programma sviluppato in Calabria ed è stata per la prima volta pianificata una produzione tardiva al Nord, più precisamente in Emilia-Romagna e Lombardia. Le superfici in Lazio, Puglia e Basilicata sono rimaste costanti. Gli sforzi tecnici sulla produzione convergono sulla tutela della qualità e della produttività, attualmente minacciate dal cambiamento climatico. L’anno scorso il riscaldamento estivo è stato particolarmente accentuato nelle zone dell’arco jonico e la conseguente siccità ha compromesso parte della campagna. “In estrema sintesi – conclude Peviani – per la campagna 2025 ci siamo orientati solo su suoli dotati di risorse idriche autonome. Negli ultimi anni abbiamo testato e messo a punto nuove tecniche, come l’utilizzo di prodotti corroboranti o di prodotti antistress che creano pellicole protettive e riflettenti. Inoltre, abbiamo testato l’utilizzo di agenti umettanti che favoriscono un adeguato assorbimento dell’acqua da parte della pianta, l’impiego di un nuovo portainnesto e un nuovo film di pacciamatura bicolore. Dal punto di vista delle superfici totali coltivate, abbiamo pianificato un 15% in più allargando il periodo commerciale e introducendo varietà per test commerciali al fine di valutare le risposte alle alte temperature”.

Il successo di Dolce Passione cresce

Nato nel 2023, il Consorzio “Dolce Passione” riunisce player della produzione e del mercato dei prodotti ortofrutticoli di provata esperienza quali Alma Seges, Cico-Mazzoni, Lorenzini Naturamica, Ortofrutta Castello e Lamboseeds. Proprio da quest’ultima, impresa operante nel settore delle sementi, è scaturita la cultivar Giotto su cui si basa l’anguria commercializzata come Dolce Passione, coltivata in una decina di regioni, dalla Sicilia al Nord Italia sia in serra che in campo aperto, in modo da garantire al consumatore un calendario di cinque mesi. “Il frutto proposto -spiega il direttore Luciano Trentini- è privo di semi, è del tipo midi, vale a dire del peso di 3/6 kg a buccia nera sottile e una polpa di un bel colore rosso intenso dolce e croccante.

Consideriamo questo cocomero un prodotto di successo per le sue caratteristiche organolettiche, per la sua serbevolezza. Il suo frutto di taglia media lo fa preferire ad altre tipologie proprio perché si adatta molto bene allo stile di vita attuale. È particolarmente ricercato perché si adatta perfettamente allo stile di vita di oggi, famiglie mono e bicomponenti, e di facile trasporto”. Nel 2024 il Consorzio ha commercializzato oltre 18mila tonnellate di cocomeri coltivati su di una superficie di 360 ettari circa. Per il 2025 si prevede di aumentare leggermente le superfici investite fino a raggiungere i 400 ettari. Imponente l’export nel 2024 che ha occupato una quota del 40%. Particolare apprezzamento è stato riscontrato nei mercati europei: Germania, Olanda, Belgio, Svizzera, Francia, Gran Bretagna. Lo stesso è avvenuto in quelli del Nord ed Est Europa: Norvegia, Polonia, Repubblica Ceca, Lettonia. Tra quelli extra europei un grande interesse è avvenuto negli Emirati Arabi Uniti che hanno gradito questo prodotto premium che fa della qualità e specificità Made in Italy il suo elemento di forza. “Non è facile – conclude Trentini – fare considerazioni in merito ai futuri consumi di cocomero in un momento in cui i consumi di ortofrutta sono cedenti, ancor di più per questa specie il cui atto di acquisto è influenzato in maniera importante dalle temperature estive. Il consumatore richiede un prodotto fresco, salubre, buono, offerto al giusto grado di maturazione e, se di qualità, è disponibile a pagarlo anche qualche centesimo in più per acquistarlo. Fattore di successo di Dolce Passione è stata anche la nuova proposta commerciale fatta alla gdo che ha permesso di immettere sul mercato un prodotto/servizio, legato alla vendita del frutto già tagliato in porzioni, commercializzato fresco e che ha ottenuto ottime performances di vendita in termini di quantità e valore”.

Dalla Sardegna con sapore: L’Orto di Eleonora

È articolata e punta a un pubblico di consumatori esigenti l’offerta in termini di angurie che arriva da L’Orto di Eleonora, il marchio che fa capo all’Op Campidanese, la più grande organizzazione di produttori ortofrutticoli della Sardegna. Oltre ai due prodotti storici, le angurie Gavina ed Eleonora, il brand sardo lancia nuove referenze sempre sulla scia della pezzatura ridotta e adatta a nuclei famigliari composti da pochi individui: “Il punto di forza della nostra offerta – spiega il direttore commerciale Salvatore Lotta – rimangono le nostre Gavina ed Eleonora, mini-angurie seedless dal peso al di sotto dei 2,5 Kg, rispettivamente a buccia verde e a buccia nera. Si tratta in entrambi i casi di angurie estremamente dolci e dalla polpa croccante, caratterizzate da elevati livelli di potassio grazie alla vicinanza delle coltivazioni al mare. Ma ora abbiamo lanciato anche Gavina Black, una micro-anguria dalla scorza nera della pezzatura inferiore ai 2 Kg, ancora più adatta ai nuclei familiari monocomponente. Complessivamente facciamo 300 ettari con una resa compresa fra i 400 e i 600 quintali per ettaro”. Tutte queste produzioni sono rivolte a una distribuzione di qualità, anche nell’ambito della gGdo con il coinvolgimento di catene quali Rev e Coop Suisse la cui clientela apprezza un prodotto di pregio e di valore: “Non ci limitiamo a produrre angurie – conclude Lotta – ma vogliamo creare emozioni che il nostro cliente, quando mangia i nostri frutti, possa ricordare”.

A qualcuno piace giallo

Last but not least c’è anche chi non rinuncia a scommettere sull’innovazione offrendo sul mercato prodotti altamente distintivi. È il caso di Agricola Don Camillo che punta su due brand facilmente riconoscibili e destinati a fasce di consumatori esigenti: “Per la stagione estiva 2025 – spiega il presidente Ettore Cagna – la nostra offerta di angurie mira ad intercettare le diverse richieste del consumatore finale e a soddisfarne le esigenze più profonde, offrendo un’ampia e variegata gamma di soluzioni. La nostra offerta, concepita per garantire prodotti di alta qualità, praticità e convenienza, inizia con Camilla, l’anguria senza semi a polpa gialla: parliamo di un prodotto distintivo, disponibile da giugno a settembre, caratterizzato da una polpa dal colore dorato e un sapore dolce e aromatico. La peculiarità della polpa gialla in abbinamento all’assenza di semi rende questa varietà particolarmente accattivante per i consumatori, offrendo un’esperienza di gusto unica. Accanto a Camilla abbiamo poi l’anguria mini Cometa, la soluzione perfetta per il consumatore che ricerca un prodotto pratico e di alta qualità. Disponibile da fine aprile a giugno, Cometa, oltre che per le sue dimensioni contenute, si distingue per la dolcezza e consistenza croccante e succosa della sua polpa. La sua versatilità la rende perfetta per le vendite al dettaglio, soprattutto nei reparti di frutta e ortofrutta”. Tutti i prodotti di Agricola Don Camillo sono coltivati in zone vocate seguendo i principi della produzione integrata e controllati quotidianamente. Vengono selezionati con cura dalla campagna alla lavorazione finale per garantire uno standard di qualità e freschezza costante ed elevato. Ma oltre alla qualità del prodotto Don Camillo pensa anche a fornire un servizio ai consumatori: “Dal 2025 – conclude Cagna – la novità assoluta della nostra offerta di angurie sarà la categoria dei tagliati. Ideata per rispondere alle nuove richieste del mercato, di un prodotto pratico, pronto e comodo, vedrà l’inserimento da giugno a settembre di angurie a fette e angurie a metà, a polpa sia rossa sia gialla. Per continuare a garantire un prodotto di alta qualità, sono state selezionate specifiche varietà apposite per questo tipo di lavorazione che mantengono così elevati standard organolettici”.

A summer to the rhythm of watermelon

Black-skinned or green-skinned, it is always the flagship fruit of the warm season, and strictly seedless

Watermelon, a summer and convivial fruit par excellence, in Italy has left behind a contradictory season in 2024: on the one hand, production has substantially held its positions or, in the case of black-skinned watermelons, has even seen an increase by about 30%. On the other hand, however, the low temperatures that characterized the summer season in the main export markets have limited demand, with a consequent drop in prices in the order of 30-40%. Yet Italian watermelon continues to be an extremely sought-after product both on the national market and in other parts of the world such as Europe and the Middle East, also by virtue of the excellent production that comes from the most suitable areas, such as the Po Valley and the sunny plains of Southern Italy. Not only that, but in recent years the main producing companies have developed the sector of seedless mini-watermelons, intended for consumption by single- or two-member families, thus eliminating in one fell swoop the problem of large sizes – generally functional for many diners – and the unpleasant need to spit out seeds. We are talking about newly created cultivars, the result of an accurate genetic selection process, which are slowly replacing the traditional ones on the shelves also by virtue of their excellent organoleptic and taste characteristics.

The success of ‘Dolce Passione’

Founded in 2023, ‘Dolce Passione’ (Sweet Passion) Consortium brings together such players in the production and market of fruit and vegetables with proven experience as Alma Seges, Cico – Mazzoni, Lorenzini Naturamica, Ortofrutta Castello, and Lamboseeds. Precisely from the latter, a company operating in the seed sector, Giotto cultivar was born, on which the watermelon marketed as Dolce Passione is based. It is cultivated in about ten regions, from Sicily to Northern Italy, both in greenhouses and in open fields, in order to guarantee the consumer a five-month calendar. Director Luciano Trentini explained: ‘The proposed fruit is seedless, of the midi type, that is to say weighing 3/6 kg, with thin black skin, and pulp with beautiful intense red color, sweet and crunchy. We consider this watermelon a successful product for its organoleptic characteristics as well as for its shelf life. Its medium-sized fruit makes it preferable to other types precisely because it adapts very well to the current lifestyle. It is particularly sought after because it adapts perfectly to today’s lifestyle, characterized by single and two-component families, and is easy to transport’. In 2024 the Consortium marketed over 18 thousand tons of watermelons cultivated on an area of approximately 360 hectares. For 2025 it is expected to slightly increase the areas invested until reaching 400 hectares. Exports in 2024 were impressive, occupying a share of 40%. Particular appreciation was found in the European markets: Germany, Holland, Belgium, Switzerland, France, and Great Britain. The same happened in Northern and Eastern Europe: Norway, Poland, Czech Republic, and Latvia. Among the non-European Countries, great interest was shown in the United Arab Emirates, which appreciated this premium product that makes Made in Italy quality and specificity its strong point. Trentini concluded: ‘It is not easy to make considerations regarding future watermelon consumption at a time when fruit and vegetable consumption is declining, even more so for this species whose purchasing act is significantly influenced by summer temperatures. The consumers require a fresh, healthy, good product, offered at the right level of ripeness and, if its quality is good, they are willing to pay even a few cents more to buy it. Another factor in the success of Dolce Passione was also the new commercial proposal made to large-scale retail trade, which allowed the introduction of a product/service onto the market, linked to the sale of the fruit already cut into portions, marketed fresh, and which obtained excellent sales performances in terms of quantity and value’.

From Sardinia with flavor: L’Orto di Eleonora

The offer in terms of watermelons that comes from ‘L’Orto di Eleonora’, the brand that belongs to Campidanese PO, the largest organization of fruit and vegetable producers in Sardinia, is complex and aimed at a public of demanding consumers. In addition to its two historic products, ‘Gavina’ and ‘Eleonora’ watermelons, this Sardinian brand is launching new references always in the perspective of small size and products suitable for families composed of few individuals. Salvatore Lotta, commercial director, explained: ‘The strong point of our offer remains our Gavina and Eleonora, mini-seedless watermelons weighing less than 2.5 kg, with green skin and black skin respectively. Both watermelons are extremely sweet and with crunchy pulp, characterized by high levels of potassium thanks to the proximity of the crops to the sea. But now we have also launched ‘Gavina Black’, micro-watermelon with black rind and size of less than 2 kg, even more suitable for single-member families. Overall, we cultivate 300 hectares with a yield of between 400 and 600 quintals per hectare’. All these productions are aimed at quality distribution, also in the large-scale retail trade with the involvement of such chains as Rev and Coop Suisse, whose customers appreciate a high-quality and valuable product. Lotta concluded: ‘We don’t just produce watermelons, but we want to create emotions that our customers, when they eat our fruit, can remember’.

The most precious pearl of Italian watermelons

‘Perla Nera’ (Black Pearl), true forerunner in the sector, is the brand under which the midi black-skinned watermelon with sweet and crunchy pulp is marketed, one of the flagships of Peviani, company that has been a leader in the production and distribution of fruit and vegetables for over 100 years. It is now joined exclusively by Solinda, mini seedless watermelon with green skin, small size, and maxi flavor. Andrea Peviani, sales director, explained: ‘We expect an increase in sales not only due to the increase in the areas involved and extension of the sales period, but also because Perla Nera and Solinda are very well characterized and express high-quality standards in the categories they represent. They are stable and consolidated varieties that give constant responses over the period’. For this season, Peviani will focus on the extension of the production period. Greater quantities are expected in the early product due to a greater program developed in Calabria, and late production has been planned for the first time in Northern Italy, more precisely in Emilia-Romagna and Lombardy. The areas in Lazio, Puglia, and Basilicata have remained constant. The technical efforts on production converge on the protection of quality and productivity, now threatened by climate change. Last year, summer warming was particularly accentuated in the areas of the Ionian arc and the resulting drought compromised part of the campaign. Peviani concluded: ‘In short, for the 2025 campaign we have focused only on soils with autonomous water resources. In recent years we have tested and developed new techniques, such as the use of energizing products or anti-stress products that create protective and reflective films. In addition, we have tested the use of wetting agents that promote adequate water absorption by the plant, the use of a new rootstock, and a new two-tone mulching film. In terms of total cultivated areas, we have planned an increase by 15% by extending the commercial period and introducing varieties for commercial tests in order to evaluate the responses to high temperatures’.

Some like it yellow

Last but not least, there are also those who do not give up betting on innovation by offering highly distinctive products on the market. This is the case of ‘Agricola Don Camillo’, which focuses on two easily recognizable brands aimed at demanding consumer groups. President Ettore Cagna explained: ‘For the 2025 summer season our offer of watermelons aims to intercept the different requests of the end consumers and to satisfy their deepest needs, offering a wide and varied range of solutions. Our offer, designed to guarantee high-quality products, practicality, and convenience, begins with ‘Camilla’, seedless watermelon with yellow pulp: we are talking about a distinctive product, available from June to September, characterized by golden colored pulp and sweet and aromatic flavor. The peculiarity of yellow pulp combined with the absence of seeds makes this variety particularly attractive to consumers, offering a unique taste experience. Alongside Camilla, we also have ‘mini Cometa’ watermelon, the perfect solution for consumers looking for a practical and high-quality product. Available from the end of April to June, Cometa, in addition to its small size, stands out for the sweetness, crunchy and juicy consistency of its pulp. Its versatility makes it perfect for retail sales, especially in fruit and vegetable departments’. All Agricola Don Camillo products are cultivated in suitable areas following the principles of integrated production and checked daily. They are carefully selected from the countryside to the final processing, in order to guarantee a constant and high standard of quality and freshness. But in addition to the quality of its products, Don Camillo also cares about providing a service to consumers. Cagna concluded: ‘From 2025 the absolute novelty of our watermelon offering will be the category of cut products. Designed to meet new market demands for a practical, ready, and convenient product, it will see the introduction from June to September of sliced watermelons and halves of watermelons, with both red and yellow pulp. To continue to guarantee a high-quality product, specific varieties have been selected specifically for this type of processing that thus maintain high organoleptic standards’.

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