Analisi prezzi campagna 2022-2023 delle clementine in Italia

campagna clementine

Le quotazioni dell’ultima campagna delle clementine comuni, varietà maggiormente disponibile nei mercati italiani, non sono dissimili dalla passata, anche se su livelli leggermente superiori: si osserva il medesimo andamento, con picchi a inizio campagna, determinati soprattutto dalla poca disponibilità di prodotto di qualità, a causa delle forti piogge che colpiscono, già da qualche anno, gli areali produttivi nei mesi di ottobre e novembre.

andamento clementine

Il prodotto spagnolo, partito a gennaio con la varietà Hernandina, ha avuto una disponibilità molto bassa, a fronte di una scarsa domanda da parte dei consumatori, durante i mesi di dicembre e gennaio, periodo in cui si è verificato il picco di disponibilità della clementina comune nazionale.

Nel periodo tardivo della campagna, sono, invece, poche le varietà di clementine disponibili: si riscontra un aumento di disponibilità del prodotto spagnolo e dalle zone vocate sul territorio nazionale, in cui è meno elevato il rischio di gelate, che potrebbero andare ad arrestare la produzione negli altri areali.

La produzione annuale di clementine nell’ultimo decennio è rimasta quasi sempre costante, eccetto per alcune annate in cui le raccolte sono state penalizzate dal maltempo.
Le regioni maggiori produttrici di clementine sono la Calabria e la Puglia, ricche di zone vocate alla produzione di agrumi: in particolare, per le clementine, troviamo importanti produzioni nelle zone di tutta la costa calabrese e del golfo di Taranto. Troviamo anche una piccola quota in Sicilia, anche se l’areale si presta di più alla produzione di arance e limoni.

Viste le produzioni aumentate rispetto al 2020, negli ultimi anni si riscontra la tendenza ad importare quantità minori di clementine, sia in termini di prezzo sia in termini di peso, soprattutto da Spagna e Francia.
Le esportazioni, invece, soprattutto nei mesi di dicembre e gennaio, mesi in cui le clementine sono maggiormente richieste, hanno subito un piccolo incremento di valore, con l’aumento dei volumi esportati verso Polonia e Ungheria.

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