La crescita di Brio, quote e fatturati in salita

crescita di Brio

La chiusura dell’esercizio 2024/2025 conferma la crescita di Brio, azienda del Gruppo Alegra specializzata nell’ortofrutta biologica. In salita il fatturato, 67,3 milioni di euro +21% rispetto all’esercizio precedente, risultati che in un mercato statico corrispondono a una crescita delle quote di mercato.

Il percorso che ha portato alla crescita di Brio

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Gianni Amidei, presidente di Brio

“È il segno che il cammino intrapreso da Brio negli ultimi anni è stato vincente -ha dichiarato Gianni Amidei, presidente di Brio-: un ampio paniere di prodotti bio, qualità e servizio al centro dell’offerta, e poi una riorganizzazione profonda che ha riguardato persone, strategie commerciali, scelte di partner e modalità di lavorazione”.

In breve, è il percorso intrapreso da Brio e che ha condotto a questi risultati rivelati il 26 agosto, data dell’approvazione del bilancio e del rinnovo delle cariche sociali. Eccole:
-Gianni Amidei, confermato presidente
-Aristide Castellari, vicepresidente (presidente della cooperativa Agrintesa) (Albino Migliorini vicepresidente uscente)

La partnership con Alce Nero e l’export

La quota di export è rilevante nel fatturato di Brio, rappresenta oltre la metà del volume d’affari, mentre i consumi interni di biologico, in stagnazione, hanno spinto Brio a lavorare su continuità e qualità.

“La stagnazione dei consumi interni paradossalmente ci ha premiato – spiega il responsabile commerciale Mauro Laghi -: diversi player che si erano lanciati nel comparto durante il boom del biologico oggi sono in difficoltà o sono tornati a puntare sul prodotto convenzionale. Mentre Brio, specializzata nel bio, anno dopo anno ha saputo costruire una reputazione di affidabilità, coerenza e solidità: oggi i clienti cercano proprio questo tipo di servizio”.

Brio è partner di Alce Nero per l’ortofrutta di I gamma. Qui la partita si gioca sulla capacità di un brand forte di portare risultati alla gdo anche nell’ortofrutta bio, territorio dove la marca privata non ha riscosso il successo aspettato. La mdd bio è nata sulla scorta di una crescita a doppia cifra sviluppata negli anni precedenti, che però non ha tenuto. Da qui la scelta di affidarsi a un brand noto. Alce Nero invece ha contribuito alla crescita di Brio facendo registrare in pochi anni un valore a bilancio più che raddoppiato.

Brio e la ristorazione collettiva

Brio ha rafforzato la propria presenza nel canale della ristorazione collettiva, prima di tutto mense scolastiche pubbliche e realtà private. È intenzione dell’azienda rafforzare la propria presenza già consolidata in questi ambiti, soprattutto a Nord dove ci sono i maggiori margini di crescita, e allargare la propria presenza a ospedali, ristoranti e mense aziendali, dove invece il biologico è quasi assente.

Il punto di forza di Brio in questo caso è la filiera cortissima, dal campo al piatto, con la capacità di fornire direttamente dalla produzione alla mensa, a vantaggio di sicurezza e tracciabilità. Inoltre, le caratteristiche del canale ristorazione permettono di valorizzare tutta la produzione, non solo quella esteticamente più bella.

 

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