Da Manerbio (Bs), La Linea Verde guarda al mercato della IV gamma, proponendo soluzioni alle sfide di un settore che fatica a prendere slancio. La IV gamma in Italia realizza un fatturato complessivo di 850 milioni di euro. Cumulando le insalate, il valore raggiungerebbe il miliardo, riferiscono dall’azienda. È però un mercato stabile, che, se non decresce, nemmeno aumenta valori e volumi. Alcuni segmenti danno segni di vitalità, come le insalatone arricchite (+15%) che pur rimangono un settore da 80 milioni di euro, mentre “il settore delle insalate è fermo al palo da una vita”, dice il ceo Domenico Battagliola.
Inflazione sconosciuta
A contribuire alla stasi, anche il fatto di non aver beneficiato, se non in minima parte della forte inflazione registrata da diverse materie prime nel corso del 2022, ’23 e ‘24. Gli aumenti di prezzo sulla IV gamma registrano un +6% cumulativo dal 2019: “Praticamente non c’è stato rincaro”, specifica Battagliola.
Investire per non rimanere indietro
La mancata inflazione, complice con la stazionarietà del comparto, ha portato La Linea Verde a ricercare l’aumento dei margini razionalizzando i costi. Per questo l’azienda ha messo a terra investimenti per 30 milioni di euro per efficientare, automatizzare e aumentare l’apporto dato dalla tecnologia nello stabilimento di Manerbio (Bs).
Far fronte comune alle sfide
Anche per tutelare la filiera da un mercato che rischia di far disaffezionare i suoi operatori, è prevista prima di fine anno la nascita di un’associazione di organizzazione di produttori. L’Op diventerà operativa entro metà del 2026 con la funzione principale di ridare credito alla IV gamma, tutelando la filiera dei produttori che la sostiene, anche stabilendo un prezzo minimo di vendita.
Sempre nel capitolo della filiera, da citare anche l’integrazione al nome, infatti la Linea Verde Group si evolve ed il Group sta a significare il passaggio a una filiera integrata che comprende logistica e Op.











