Quasi un gioco delle parti. Se da un lato il nuovo bilancio Ue da circa 2mila miliardi prospetta un taglio dei fondi della Pac, dall’altra parte il governo nazionale viene in soccorso del comparto. E stanzia 1 miliardo di euro a favore dell’agricoltura per il periodo 2026-2028, in aggiunta agli 11 già destinati finora al settore.
Il ddl (strumento normativo che non ha tempi brevi) ColtivaItalia, collegato alla legge di Bilancio approvato dal Consiglio dei ministri, viene accolto con piena soddisfazione dagli stakeholder, con un rimando agli aggiustamenti lungo l’iter parlamentare.
Il pacchetto delle misure
“Sosteniamo le filiere, il ricambio generazionale e la ricerca” ha sottolineato il ministro Lollobrigida nella presentazione, rimarcando che “l’agricoltura italiana nel 2024 è stata la prima per valore aggiunto e per crescita del reddito degli agricoltori”.
Il pacchetto prevede una serie di misure per rafforzare la produttività. La parte prevalente, che vale 900 milioni di euro, riguarda la Strategia per la sovranità alimentare. Destina un terzo dei fondi per rafforzare la coltivazione di frumento, soia e altri settori strategici ma deficitari; altri 300 milioni di euro per l’allevamento italiano, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalle importazioni e infine l’ultimo terzo per il Piano Olivicolo Nazionale, a favore soprattutto del reimpianto di oliveti con varietà resistenti.
Per la Stabilizzazione dei mercati e mitigarne la oscillazioni di prezzo sono previsti 10 milioni di euro, destinati ai contratti di filiera per il frumento, che prevedono un credito d’imposta dal 20% al 40%.
Si punta poi al Ricambio generazionale (150 milioni di euro), facilitando l’accesso al credito per le imprenditrici e i giovani imprenditori agricoli tra i 18 e i 41 anni.
Circa 13,5 milioni di euro sono poi destinati alla Ricerca e innovazione, con investimenti in agromeccanica di precisione, intelligenza artificiale, sensoristica e meccatronica. Verranno supportate le aziende agricole sperimentali del Crea e degli istituti agrari. Agea si trasformerà in Ageait (Agenzia per le erogazioni in agricoltura, innovazione e tecnologia) per valorizzare il patrimonio informativo del Sian e guidare l’innovazione.
Per arginare l’abbandono dei terreni agricoli e favorire l’agricoltura tra i giovani, Ismea metterà a bando 8.417 ettari che potranno essere assegnati in comodato d’uso gratuito per 10 anni a persone tra i 18 e i 41 anni, con la possibilità di riscatto al 50% del valore iniziale al termine del contratto. I Comuni mapperanno le terre abbandonate o silenti e potranno metterli a disposizione, in concessione o affitto.
Per snellire la burocrazia e agevolare l’accesso ai fondi pubblici, le istruttorie dei Centri autorizzati di assistenza agricola (Caa) diventeranno immediatamente esecutive, garantendo una attuazione più rapida.
Il ddl introduce infine una misura concreta a favore della sostenibilità economica delle imprese agricole colpite da epizoozie nel corso del 2025.
Plauso unanime
Secondo Coldiretti una novità determinante del provvedimento è la valorizzazione del ruolo dei Centri autorizzati di assistenza agricola per velocizzare i procedimenti e ridurre i carichi burocratici. “Dobbiamo ringraziare il ministro Lollobrigida per il coraggio dimostrato sul fronte della semplificazione rispetto a un carico burocratico che ha colpito le aziende con un costo pesantissimo -afferma il segretario generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo-. Risponde alle nostre richieste anche lo stanziamento di 300 milioni per il Piano olivicolo e per dare speranza dopo la Xylella”.
Importante anche la scelta di puntare sui contratti di filiera, l’accesso al credito, che con la burocrazia rappresentano gli ostacoli principali per gli under 40. “Promuovere contratti pluriennali significa assicurare redditività e prospettive di lungo periodo gli agricoltori ma anche investimenti in innovazione ambientale, tecnologica e nella gestione dei dati” rileva il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini.
Un segnale positivo viene anche sul fronte della digitalizzazione, con fondi per agromeccanica di precisione, intelligenza artificiale, sensoristica e meccatronica. Una misura che va nella direzione avviata da Coldiretti Next che ha creato un Polo digitale nell’ambito del Pnrr, promuovendo il primo grande censimento sul livello digitalizzazione delle imprese agricole italiane. Un progetto, sottolinea l’Associazione, mai realizzato prima in Europa, che prevede il coinvolgimento di circa diecimila aziende.
“Apprezziamo le risorse consistenti riservate a molte filiere produttive del Centro-Sud in sofferenza -è il commento di Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori Italiani-. Molto importanti anche i fondi dedicati al ricambio generazionale e all’imprenditoria femminile, agevolando l’accesso alla terra e il recupero dei terreni abbandonati, anche in un’ottica di contrasto al dissesto idrogeologico e di freno allo spopolamento delle aree interne. Cruciali anche gli investimenti per la ricerca e la digitalizzazione del comparto, in risposta alla sempre maggiore urgenza di soluzioni innovative per fronteggiare la crisi climatica”.
Apprezzati dal presidente di Fedagripesca Confcooperative, Raffaele Drei, gli “interventi strategici sulle nostre principali produzioni che vanno a toccare aspetti critici di alcune nostre filiere. In un momento particolarmente delicato per il comparto agricolo, particolarmente deluso dalla presentazione di una proposta della Commissione Ue fortemente penalizzante per il settore, accogliamo con favore il segnale di ottimismo che il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida ha voluto dare”.
“Un segnale importante e tempestivo” è il commento di Confagricoltura che si riserva di analizzare nel dettaglio il collegato agricolo, ma coglie positivamente una misura a supporto degli agricoltori, in particolare in tre settori, olivicolo, proteine vegetali e produzione di cereali.
Plauso anche dal presidente di Italmercati, Fabio Massimo Pallottini. “Un investimento importante e tempestivo, che arriva in risposta ai tagli europei e dà un segnale concreto di attenzione verso l’agricoltura italiana. I mercati della rete Italmercati si candidano a essere protagonisti nello sviluppo del fondo dedicato alla Sovranità alimentare, un patrimonio prezioso per tutta la filiera. Siamo pronti a mettere a disposizione competenze, infrastrutture e progettualità”.












