L’Italia è il primo produttore ed esportatore europeo di uva da tavola: Francia, Germania, Belgio, Regno Unito i maggiori mercati di riferimento. Sempre più richieste sono le varietà seedless, con alto grado brix e bassa acidità. L’innovazione varietale, con il miglioramento genetico delle cultivar tradizionali, diventa sempre più decisivo. Si fa interprete di questa mission Vcr (Vivai Cooperativi Rauscedo). Da circa un secolo il breeder è la realtà di riferimento del vivaismo viticolo mondiale, specializzata nella produzione di barbatelle di uva da vino, con una produzione annuale di circa 100 milioni di unità. Con la propensione per l’innovazione, negli ultimi anni ha trasferito tutto il carico di esperienza maturata nel settore dell’uva da vino a quella da tavola, oltre a essere attiva anche in altre colture, come il mandorlo e il nocciolo. “Il programma di breeding partito a Rauscedo -racconta Lorenzo Tosi, responsabile comunicazione Vcr- ha, per questa referenza, sviluppato 205 combinazioni d’incrocio tra il 2017 e il 2024 arrivando a valutare oltre 8mila semenzali. Da questi sono state portate avanti 36 selezioni che sono in prova in pieno campo in Puglia dal 2022 e altre 18 dal 2023”. Gli obiettivi di Vcr sono ottenere varietà da tavola caratterizzate da grappoli e acini di grandi dimensioni; croccantezza; alto tenore zuccherino e aromaticità; apirenia; elevata shelf-life; elevata resistenza poligenica a peronospora e soprattutto oidio; tangibile riduzione dei trattamenti fitosanitari; aromi neutrali o particolari; periodi di raccolta ottimali; buone caratteristiche agronomiche; tolleranza a botrite, malattie secondarie, stress abiotici. “I riscontri delle prove di assaggio hanno rilevato una straordinaria biodiversità di sapori (fruttati, tropicali, floreali)”.
Vcr è impegnata nello sviluppo di nuove varietà seedless competitive e resistenti, senza trascurare il miglioramento delle varietà tradizionali, destinate a rimanere importanti in alcuni areali produttivi nazionali. “Il nostro Paese è un punto di riferimento tecnico e storico per il comparto dell’uva da tavola e quanto fatto fino a oggi non va abbandonato, ma valorizzato. Per tutelare la qualità e la competitività dell’uva da tavola italiana occorre poter fare riferimento su materiale di moltiplicazione di qualità da utilizzare per ottenere vigneti sani, longevi e redditizi. L’attività di Vcr va da sempre in questa direzione. Il crescente successo delle varietà apirene e i cambiamenti degli stili di consumo hanno progressivamente cambiato il panorama dell’uva da tavola del Belpaese. Innovazioni che devono accompagnarsi con una crescita tecnica del settore, rimettendo al centro l’importanza della scelta varietale e clonale e del ricorso a materiali garantiti dal punto di vista sanitario, ma anche dell’abbinamento con il portinnesto più corretto, per evitare fenomeni di disaffinità”. L’innovazione sostenibile diventa anche la carta da giocare in chiave di contrasto all’abbandono di superfici coltivate. A far perdere competitività al comparto nazionale dell’uva da tavola non è stata solo l’inadeguatezza dell’offerta e i ritardi sul fronte delle tipologie senza semi. “In questi anni il mercato dell’uva da tavola è diventato globale, con reti di distribuzione sempre più esigenti sul fronte della sostenibilità, fino a imporre vincoli come il limite al numero di agrofarmaci da utilizzare, mentre l’impatto del climate change aumentava la pericolosità dei patogeni e la necessità di contrastarli. L’impegno di Vcr sul fronte della sostenibilità, con lo sviluppo di nuove varietà caratterizzate da resistenza poligenica, sia a peronospora sia a oidio, consentirà di ridurre notevolmente i trattamenti e sarà la chiave per recuperare la fiducia dei mercati con una risposta 100% made in Italy. La valorizzazione della tipicità è da sempre la chiave per consentire alle nostre produzioni ortofrutticole di contrastare la concorrenza di Paesi con costi di produzione decisamente più bassi”. •
Vcr, sustainability and typicality for competitiveness of made in Italy table grass
Vivai Cooperativi Rauscedo is the reference breeder for the development of innovative seedless varieties and the improvement of traditional ones
Italy is the leading European producer and exporter of table grapes: France, Germany, Belgium, and the United Kingdom are the main reference markets. Seedless varieties, with high brix levels and low acidity, are increasingly in demand. Varietal innovation, with the genetic improvement of traditional cultivars, is becoming increasingly decisive. Vcr (Vivai Cooperativi Rauscedo) is the interpreter of this mission. For about a century, this breeder has been the reference reality of the world viticultural nursery, specialized in the production of wine grape vines, with an annual production of about 100 million units. With a penchant for innovation, in recent years it has transferred all the experience it gained in the wine grape sector to the table grape sector, in addition to being active in other crops, such as almonds and hazelnuts. Lorenzo Tosi, Vcr communications manager, explained: ‘The breeding program started in Rauscedo has developed, for this reference, 205 cross combinations between 2017 and 2024, evaluating over 8 thousand seedlings. From these, 36 selections have been carried forward and are being tested in open fields in Puglia since 2022, and another 18 since 2023’. Vcr’s objectives are to obtain table varieties characterized by large bunches and grapes; crunchiness; high sugar content and aroma; seedlessness; long shelf-life; high polygenic resistance to downy mildew and especially powdery mildew; tangible reduction in phytosanitary treatments; neutral or particular aromas; optimal harvest periods; good agronomic characteristics; tolerance to botrytis, secondary diseases, abiotic stress. ‘The results of the tasting tests revealed an extraordinary biodiversity of flavors (fruity, tropical, floral)’.
Vcr is committed to the development of new competitive and resistant seedless varieties, without neglecting the improvement of traditional varieties, destined to remain important in some national production areas. ‘Our Country is a technical and historical point of reference for the table grape sector, and what has been done to date should not be abandoned, but enhanced. To protect both quality and competitiveness of Italian table grapes, it is necessary to be able to refer to quality propagation material to be used to obtain healthy, long-lived, and profitable vineyards. Vcr’s activity has always gone in this direction. The growing success of seedless varieties and changes in consumption styles have progressively changed the panorama of table grapes in Italy. These innovations must be accompanied by technical growth in the sector, putting the importance of varietal and clonal choice and the use of materials guaranteed from a health point of view at the center again, but also considering the combination with the most correct rootstock, to avoid disaffinity phenomena’. Sustainable innovation also becomes the card to play to combat the abandonment of cultivated surfaces. What has caused the national table grape sector to lose competitiveness has not only been the inadequacy of the offer and the delays concerning seedless types. ‘In recent years, the table grape market has become global, with distribution networks that are increasingly demanding in terms of sustainability, to the point of imposing constraints such as a limit on the number of agrochemicals to be used, while the impact of climate change increased the danger of pathogens and the need to combat them. Vcr’s commitment to sustainability, with the development of new varieties characterized by polygenic resistance, both to downy mildew and powdery mildew, will significantly reduce treatments and will be the key to regaining market confidence with a 100% made in Italy response. The valorization of typicality has always been the key to allowing our fruit and vegetable production to compete with Countries characterized by significantly lower production costs’.












